Lunetta Savino: “Le donne affollano i cinema, servono più narrazioni dedicate”

Carla Lonzi, figura di spicco del femminismo italiano, è stata celebrata da Lunetta Savino in un evento speciale all’Auditorium Ara Pacis di Roma, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il 8 marzo 2025. Savino ha sottolineato l’importanza del contributo di Lonzi sul tema del desiderio femminile, della sessualità e della divisione dei ruoli tra uomini e donne, evidenziando come le sue riflessioni continuino a risuonare nel presente.

Il ricordo del festival di Venezia

L’attrice Lunetta Savino ha condiviso il ricordo indelebile della sua esperienza al Festival del Cinema di Venezia, dove ha presentato il suo primo film, Grog, a soli vent’anni. Era accompagnata da un gruppo di donne, tra cui la sua migliore amica e sua madre, per sostenere il suo debutto. L’emozione di quel momento è ancora viva nella sua memoria, così come l’esperienza al Bifest di Bari, dove ha presentato il film Rosa. Savino ha evidenziato come il supporto femminile sia fondamentale nel mondo del cinema, un aspetto che si riflette anche nelle sue recenti collaborazioni.

Il successo di “Diamanti” e il cinema al femminile

Nel 2025, il film Diamanti, diretto da Ferzan Ozpetek, ha riscosso un notevole successo al botteghino, portando Savino a riflettere sull’importanza di raccontare storie centrali per le donne nel panorama cinematografico italiano. Durante le riprese, l’attrice ha avvertito una forte connessione con il progetto, considerandolo una sfida per il regista e per tutte le interpreti coinvolte. La trama, che si sviluppa all’interno di una sartoria teatrale, ha rotto con gli schemi tradizionali, mettendo in luce una narrazione ricca di donne e la loro forza. Savino ha affermato che il successo di Diamanti rappresenta un segnale positivo per un cinema che valorizza le donne.

Collaborazione e amicizia tra colleghe

Riflettendo sulla sua esperienza sul set di Diamanti, Savino ha descritto il lavoro con altre colleghe come estremamente positivo e divertente. Ha sfatato il mito secondo cui le donne tenderebbero a competere tra loro, sottolineando l’armonia e la solidarietà che hanno caratterizzato le riprese. Questa esperienza ha dimostrato che, contrariamente a quanto si possa pensare, le donne nel cinema possono lavorare insieme in modo costruttivo e senza conflitti.

Il ruolo di giudice in “Libera” e la rappresentazione femminile

Savino ha interpretato una giudice nella serie Libera, trasmessa su Rai 1, un ruolo che ha accolto con entusiasmo per la sua complessità e modernità. La protagonista è una donna forte, che si confronta con un ambiente di lavoro prevalentemente maschile, dove deve costantemente dimostrare il proprio valore. L’attrice ha evidenziato come, spesso, le donne debbano affrontare sfide maggiori rispetto ai loro colleghi maschi per affermare le proprie capacità.

Le sfide delle donne nel cinema italiano

Savino ha parlato delle difficoltà che le donne affrontano nel mondo del cinema, in particolare all’inizio della carriera. Provenendo dal sud Italia e non corrispondendo ai canoni estetici del suo tempo, ha dovuto affrontare molteplici ostacoli. Nonostante le sfide, ha perseverato e ha continuato a cercare ruoli significativi, anche se spesso i testi teatrali e cinematografici sono scritti per uomini.

Il futuro del cinema al femminile in Italia

L’attrice ha espresso la sua speranza per un futuro migliore nel cinema italiano, dove le donne possano avere un ruolo centrale come protagoniste. Ha citato film recenti come C’è ancora domani e la serie L’arte della gioia, che mostrano un crescente interesse per storie femminili. Savino ha ribadito che il successo di Diamanti potrebbe incoraggiare ulteriori produzioni che mettano in risalto le esperienze femminili, sottolineando come le donne riempiano le sale cinematografiche e i teatri.

Una riflessione sul ruolo delle donne nella società

Infine, Savino ha messo in discussione il contesto attuale in Italia, affermando che ci sono ancora molte sfide da affrontare per le donne. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di investire nel benessere e nella vita delle donne, piuttosto che in spese militari. L’attrice ha citato Virginia Woolf, sottolineando che la guerra è un fenomeno che non ha mai visto le donne come protagoniste, evidenziando l’importanza di una società più equa e giusta.

Published by
Maria Marisi