Lucky torna sulla scena musicale italiano con il brano Onda Latina che coinvolge – ancora una volta – l’Italia e Cuba. L’artista ha collaborato con diversi artisti di fama internazionale come Christian & Rey (nipoti di Pacho Alonso e figli di Pachito Alonso, storiche figure della musica cubana), Edesio Alejandro e il figlio Christian. A rappresentare la musica italiana, ci hanno invece pensato i componenti della Little Tony Family. Lucky ci ha così raccontato il suo progetto e ci ha parlato di quello che verrà.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?
E’ nato in maniera molto casuale; scherzando con degli amici musicisti, ho avuto l’idea di una canzone. Ho detto qualche battuta, e abbiamo pensato di registrarlo. Ben 11 anni fa, a Cuba, ho iniziato a fare sempre più canzoni. E’ così cresciuto pian piano il mio istinto musicale.
Parliamo del tuo nuovo singolo Onda Latina: dove nasce l’idea per questo brano?
Nasce sul balcone di casa, mentre stavo guardando il cielo di Cuba durante la pandemia. Non potevo tornare in Italia, e mi ritrovavo così tra la gente di Cuba a parlare molto dell’Italia. In un momento molto triste, mi è venuta l’idea di questa canzone un po’ allegra e simpatica.
Per la realizzazione di questa canzone, hai convolto diversi artisti internazionali ma anche la Little Tony Family. Com’è nato il tuo incontro con loro e com’è stata la vostra collaborazione?
È stata splendida con tutti quanti, la canzone è piaciuta a tutti e hanno voluto collaborare. Abbiamo così messo insieme due tradizioni: la musica cubana e quella di Little Tony, che rappresenta la storia della musica italiana. Loro hanno accettato ed è stata una bellissima collaborazione. Io ero a Cuba, e loro stavano registrando qui: abbiamo montato tutto, e sono venuto a Roma a metà giugno perché il 24 lanciamo Onda Latina. C’è sicuramente la voglia di fare collaborazioni futuri, ma anche interscambi con altri artisti.
Esporti ormai da anni la musica italiana a Cuba: secondo te, ci sono delle differenze tra il panorama musicale cubano e quello italiano?
Assolutamente sì, le differenze stanno soprattutto nella costruzione della canzone. In Italia ci sono molte più lettere, mentre a Cuba parte tutto da un’idea. La ritmica è diversa: a loro piace moltissimo la musica italiana, così come la melodia che fa innamorati. Noi siamo più romantici, loro sono più allegri.
Come ti sei approcciato a questo stile musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Lo stile musicale è completamente mio, ma porto nelle mie canzoni una parte dell’Italia. Cerco sempre di esportare la cultura italiana a Cuba con uno stile tutto mio.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Nel mese di settembre, uscirà un nuovo singolo che si chiama Pioggia di Baci: avrà uno stile tropicale house che parlerà di una lettera romantica. Il 15 agosto ci sarà invece – a Cuba – il Cantagiro, e io ne sono il rappresentante. Il vincitore del Cantagiro verrà in Italia dal 3 all’11 settembre: sarà un modo di rappresentare artisticamente l’Italia.
Intervista a cura di Stefania Meneghella