Luca Fortino è il regista della pellicola cinematografica Il teorema della Felicità, un film diretto dal regista Luca Fortino. Il prodotto, di produzione italo-canadese, ha già ottenuto alcuni importanti riconoscimenti tra cui il Gold Award Future Film e il Gold Award Director Future Film all’Hollywood Gold Award. Il 1 febbraio si è tenuta la première mondiale del film a Montreal, in Canada: un evento, questo, che sarà ripetuto in Italia e nella città in cui è stato ambientato, Palermo. L’anteprima nazionale avverrà infatti il 9 febbraio presso il Palazzo Branciforte della città siciliana.
Com’è nato il tuo primo approccio alla regia?
E’ nato per caso; all’inizio il mio grande sogno era diventare attore. Alla mia prima comparsa su un set, mi innamorai però del lavoro che c’è dietro le quinte e della magia di catturare parti del mondo che conosciamo. Da quel momento decisi che avrei fatto il regista.
Hai diretto il film Il Teorema della Felicità, che è una produzione italo-canadese. Dov’è nata l’idea per questo progetto e cosa ti ha lasciato più di tutto?
L’idea nasce quasi per confidenza nel 2020, da me e dal produttore canadese Marie-Ange Barbancourt con cui ho già realizzato tanti altri progetti insieme. Decidemmo così di realizzare questo film, arrivò la pandemia e questo rallentò il nostro programma. Pensammo di fare qualcosa di più semplice e che si potesse realizzare in un momento così delicato. Decisi di parlare di Felicità: avevo sempre studiato l’argomento, e volevo raccontare qualcosa che avrebbe spiegato alla gente il segreto per essere felici. In tempi molto ristretti abbiamo realizzato la sceneggiatura e, da lì a pochi mesi, è partito tutto.
La pellicola è stata presentata in anteprima a Montréal: com’è stato vivere questa avventura oltreconfine e qual è stata la reazione del pubblico canadese?
E’ stata una meravigliosa esperienza sin dal primo giorno; le persone sono state molto accoglienti e si è creato un ambiente familiare. E’ insomma stato come sentirsi a casa, e abbiamo incontrato tantissimi italiani. La risposta del pubblico è stata positiva sopra ogni aspettativa. Ho realizzato un film con un linguaggio semplice, cercando di rendere invisibile la grammatica cinematografica per rendere efficace il messaggio. E’ una storia seria, rispettosa del periodo della prima pandemia, non una commedia frivola ma una storia che ha dei concetti molto profondi. Il pubblico è rimasto sorpreso e meravigliato.
Il film verrà invece presentato qui in Italia il 9 febbraio al Palazzo Branciforte di Palermo. Quali sono le vostre aspettative in merito a questo evento?
Abbiamo organizzato questo evento per dare la possibilità agli autori siciliani di poter vedere l’opera in anteprima. È una forma di ringraziamento verso i partecipanti al progetto; ci sarà infatti una première in questo palazzo conosciuto che ricorda l’atmosfera che abbiamo cercato di far rivivere all’interno del film. Parteciperanno tutti gli autori, e ci sarà forse anche Marie Ange Barbancourt.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Abbiamo una serie di progetti che potrebbero uscire: ci sarà ad esempio un film fantasty distopico di cui stiamo discutendo e che potrebbe essere realizzato in Toscana. Non mancheranno inoltre altri progetti tra cui un film fantasy di serie e un thriller cospirazionale.