L’ingresso dell’intelligenza artificiale nella medicina sta dando i suoi primi frutti: ha già individuato migliaia di virus sconosciuti.
Questo particolare sistema informatico, che simula l’intelligenza umana, sta attualmente avanzando ad altissima velocità verso il futuro, grazie alle sue enormi potenzialità e alla sbalorditiva rapidità di calcolo. Come sappiamo, la AI è già presente in quasi tutti i settori dell’attuale società: nella logistica, nella produzione industriale, nella robotica, nella guida autonoma e persino nella medicina. In quest’ultimo campo viene ad esempio utilizzata soprattutto nella diagnostica, in particolar modo nell’area oncologica e cardiologica.
I medici sfruttano infatti le sue grandi potenzialità per migliorare l’interpretazione delle immagini e dei dati, che giungono dalle radiografie, dalle ecografie, dalle TAC, dall’elettrocardiogrammi e da tanti altri esami. La AI ha inoltre fornito degli ottimi risultati anche nel campo della virologia, grazie ad una rivoluzionaria scoperta.
I nuovi virus identificati dalla AI
Un’altra area della medicina, in cui l’intelligenza artificiale si sta progressivamente espandendo, è quella appartenente ai sistemi di predizione, cioè tutto ciò che è legato all’identificazione di possibili patologie future. Ad esempio, attraverso l’analisi della cartella clinica del paziente e dei suoi ultimi elettrocardiogrammi, la AI può prevedere l’arrivo di una patologia cardiovascolare in anticipo di qualche anno. Si tratta quindi di una tecnologia straordinaria, che ci permetterà di scoprire molte gravi malattie prima che si sviluppino nel nostro organismo. C’è però una notizia recentissima, che rivoluzionerà il settore della virologia: un team internazionale di ricercatori, guidato da Edward C. Holmes e da Mang Shi, ha scoperto ben 161.979 specie di virus a RNA.
La loro identificazione è arrivata grazie ad uno strumento di apprendimento automatico (machine learning), che in futuro potrebbe identificare altri milioni di virus presenti sulla Terra. Si tratta quindi di una scoperta rivoluzionaria, soprattutto perché ci ha permesso di scoprire un numero record di virus in un singolo studio scientifico. Ciò che ha però sorpreso maggiormente i virologi, non sono solo le quasi 162.000 specie trovate, ma i circa 70.500 virus precedentemente sconosciuti alla scienza.
In altre parole, l’intelligenza artificiale è riuscita a scovare decine di migliaia di microrganismi che nessuno aveva mai identificato fino ad oggi. Il modello AI utilizzato nello studio incorpora inoltre uno strumento di previsione delle proteine, che è chiamato ESMFold. Quest’ultimo è sviluppato dai ricercatori di Meta, l’impresa americana con sede a Menlo Park (California), la quale controlla i social Facebook, Messenger, Instagram, WhatsApp e tanti altri. Se desiderate leggere gli articoli ufficiali, pubblicati su Nature e su Cell, cliccate QUI (per Nature) o QUI (per Cell).