L’elevato consumo energetico dell’intelligenza artificiale richiede soluzioni innovative, come ad esempio il ritorno al nucleare.
Pur offrendo potenzialità immense, l’intelligenza artificiale e i supercomputer comportano un’impronta ecologica significativa a causa dei loro elevati consumi energetici. Gli algoritmi e i potenti calcolatori eseguono infatti miliardi di calcoli al secondo, richiedendo una potenza di calcolo elevatissima. In altre parole, i supercomputer, che ci consentono di utilizzare con estrema velocità l’intelligenza artificiale, consumano una quantità enorme di energia elettrica.
Per questo motivo, dobbiamo assolutamente trovare delle soluzioni alternative, che possano farci produrre l’elettricità di cui abbiamo bisogno senza inquinare l’ambiente. Per avere un’idea, basti pensare che Leonardo (il supercomputer più potente d’Italia) consuma mediamente 9 megawatt all’ora, cioè quanto il consumo di circa 600 case di medie dimensioni in un’ora. Questo potentissimo calcolatore, ospitato e gestito da Cineca, effettua oltre un miliardo di miliardi di calcoli al secondo.
Il ritorno all’energia nucleare
La scorsa settimana, i giganti della tecnologia Google e Amazon hanno annunciato che sosterranno l’espansione dell’energia nucleare, poiché è l’unica strada attualmente percorribile in grado di far loro raggiungere la neutralità carbonica. Ricordiamoci che – secondo Il Sole24 Ore – i cinque Big Tech (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google) hanno consumato in un solo anno una quantità di energia pari a 49,7 milioni di megawattora (MWh). Si tratta di una cifra stellare, ben più alta del consumo annuale di energia elettrica del Portogallo (48,4 milioni MWh) e della Grecia (46,2 milioni MWh).
Per questo motivo, Google ha recentemente deciso di acquistare elettricità prodotta con reattori sviluppati da Kairos Power, con sede ad Alameda, California. Amazon sta invece investendo circa 500 milioni di dollari nella X-Energy Reactor Company, con sede a Rockville, Maryland, e ha accettato di acquistare energia prodotta dai reattori progettati da X-energy che saranno costruiti nello Stato di Washington. Anche la Microsoft dovrebbe acquistare energia da una società di servizi che sta pianificando di riavviare un reattore da 835 megawatt dismesso presso la centrale nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania.
L’obiettivo principale dei Big Tech è quindi quello di produrre energia elettrica attraverso dei reattori nucleari più piccoli, più economici, più sicuri e più rapidi da implementare, rispetto a quelli utilizzati negli impianti convenzionali. In altre parole, i colossi della tecnologia mondiale ci stanno indicando una nuova via da seguire, la quale dovrebbe aiutarci ad avviare la famosa transizione ecologica e a creare un nuovo mondo più sostenibile e pulito. Se desiderate approfondire la notizia, vi consigliamo l’articolo pubblicato dalla rivista Nature (cliccate QUI).