L’evoluzione del cinema contemporaneo: la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro (1965-1998)

Nel mese di giugno del 2025, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro si appresta a festeggiare la sua sessantunesima edizione. Questo evento, concepito da Lino Micciché e Bruno Torri, si distingue fin dalle sue origini per il suo intento di sfidare le convenzioni dei festival cinematografici tradizionali, in particolare il modello imposto dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A partire dagli anni Sessanta, quest’ultima ha visto emergere una serie di festival alternativi, che si sono proposti di esplorare e celebrare il nuovo nel cinema e nella società, abbracciando autori emergenti, cinematografie inedite e nuove forme di attivismo politico e sociale. In questo contesto, manifestazioni come il Festival dei Popoli di Firenze, la Rassegna di Cinema Latino-Americano di Santa Margherita Ligure e la Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta sono diventate note come “antifestival” grazie alla loro natura innovativa e alla vicinanza alle contro-culture.

L’impatto della mostra di pesaro

La Mostra di Pesaro ha avuto un’influenza significativa rispetto ad altre manifestazioni, non solo per la sua storicità, ma anche per le innovazioni che ha introdotto nel panorama dei festival cinematografici. Tra queste, si annoverano programmazioni a tema e ampie retrospettive, un’attenzione particolare verso filmografie alternative come la nouvelle vague, il cinema terzomondista e le pratiche sperimentali. La mostra ha anche dato ampio spazio alle opere prime, creando un dialogo diretto tra registi, produttori, critici e pubblico. Un elemento distintivo è rappresentato dalle tavole rotonde, che riuniscono annualmente critici, autori e studiosi, accompagnate da pubblicazioni che documentano questi incontri. Tra i convegni più memorabili, quelli tenuti tra il 1965 e il 1967, hanno visto la partecipazione di figure illustri come Roland Barthes, Christian Metz, Pier Paolo Pasolini e Umberto Eco, oltre a registi come Miloš Forman e i Taviani.

La giornata di studi del 2025

In questo contesto, si svolgerà la giornata di studi L’irruzione della modernità. La Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro (1965-1998), un evento pensato per analizzare il ruolo della Mostra nel panorama culturale e sociale sia italiano che internazionale. Si intende esaminare come la Mostra abbia contribuito a rinnovare il modello festivaliero attraverso pratiche di curatela e reti di collaborazione, rivedendo i canoni del gusto e i paradigmi storiografici. Gli studiosi, critici e curatori sono invitati a presentare contributi su diverse tematiche, tra cui le pratiche di programmazione della Mostra, il concetto di modernità cinematografica, e il suo impatto nello sviluppo di un nuovo canone cinematografico. Altre aree di interesse includono le retrospettive come momento di ripensamento critico e il rapporto tra festival e mondo accademico.

Le proposte di intervento, con un massimo di 400 parole, dovranno essere inviate entro il 10 aprile 2025 agli indirizzi email forniti. I risultati della selezione saranno comunicati entro il 15 aprile 2025. La giornata di studi si terrà il 16 giugno 2025, durante la sessantunesima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.

Comitato organizzativo

Il comitato organizzativo è composto da figure accademiche di rilievo, tra cui Marco Dalla Gassa dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Francesco D’Asero, Francesco Dongiovanni, Gabriele Landrini, Angela Bianca Saponari e Federico Zecca, tutti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, e Giulio Tosi, anch’egli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Published by
Maria Marisi