L’Ecobonus, al centro tra polemiche e critiche, cambia completamente per il nuovo anno. Ecco come e cosa diventerà.
Il 19 dicembre 2023, la Camera dei Deputati ha avviato l’esame finale del Disegno di Legge di Bilancio 2025, un documento cruciale per l’economia italiana, che deve essere approvato entro il 20 dicembre, prima di passare al Senato per la ratifica definitiva entro il 31 dicembre.
La legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 e tra le principali novità ci sono i bonus edilizi, in particolare l’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus Ristrutturazioni. L’articolo 8 della bozza di legge è dedicato alla detrazione per interventi sul patrimonio edilizio e per la riqualificazione energetica degli edifici.
Una delle novità più significative riguarda l’introduzione di restrizioni sui bonus per le caldaie a gas, che usciranno dal perimetro di applicazione dei bonus, in linea con le direttive europee sulle case green, mirate a ridurre l’impatto ambientale degli edifici.
Ecobonus: nuovi criteri per il 2025
L’Ecobonus, che finora prevedeva una detrazione del 65%, subirà una significativa riduzione. Per il 2025, la detrazione scenderà al 50%, ma sarà applicabile esclusivamente per le prime case. Per le altre tipologie di immobili, la detrazione sarà fissata al 36%. Questa misura è stata introdotta per incentivare gli interventi di efficientamento energetico direttamente sulle abitazioni principali, rendendo più accessibile la riqualificazione energetica per i cittadini.
Le spese ammissibili per l’Ecobonus dovranno essere documentate e sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027. Per il 2025, la detrazione sarà al 50% per le spese sostenute, mentre nel 2026 e 2027 scenderà rispettivamente al 36% e al 30%. È importante notare che le spese relative alla sostituzione degli impianti di climatizzazione alimentati a combustibili fossili, come le caldaie a gas, non saranno più ammissibili.
Superbonus condomini: un ultimo anno di opportunità
Per quanto riguarda il Superbonus, la legge di Bilancio prevede una detrazione al 65% per gli interventi su condomini e edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, ma solo per un ultimo anno. Per poter usufruire di questa agevolazione, è stata fissata una scadenza: entro il 15 ottobre 2024, è necessario avere presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o, nel caso di condomini, avere adottato la delibera assembleare e presentato la CILA.
Questa misura rappresenta l’ultima opportunità per i condomini di beneficiare di un incentivo fiscale significativo per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli immobili, ma è fondamentale rispettare le scadenze per non perdere l’accesso al bonus.
Infine, il Disegno di Legge di Bilancio introduce anche la possibilità di rateizzare le spese sostenute nel 2023 per gli interventi che possono beneficiare del Superbonus. Le spese potranno essere ripartite in dieci rate annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta 2023. Questa opzione è irrevocabile e deve essere esercitata tramite una dichiarazione dei redditi integrativa.
Queste novità rappresentano un’importante evoluzione del panorama dei bonus edilizi in Italia, puntando a incentivare la riqualificazione energetica e la sicurezza degli edifici, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia delle prime abitazioni. I proprietari di case e condomini dovranno prestare attenzione a queste nuove disposizioni per massimizzare i benefici fiscali e contribuire a un futuro più verde per il nostro Paese.