
La recente scelta dell’attore romano Luca Marinelli da parte di Hideo Kojima per interpretare un ruolo di primo piano nel videogioco ‘Death Stranding 2: On the Beach’ ha suscitato un notevole interesse nel panorama del cinema italiano. Questo titolo, atteso con grande entusiasmo per il 2025, ha rivelato un trailer di dieci minuti che presenta Marinelli accanto a nomi illustri come Norman Reedus, Elle Fanning, George Miller e Alissa Jung, evidenziando il legame sempre più forte tra il cinema e il mondo dei videogiochi.
Il crescente coinvolgimento delle star del cinema nella realizzazione di videogiochi non è un fenomeno isolato, ma rappresenta un cambio di paradigma nel settore dell’intrattenimento. Secondo un report di Dentsu, il mercato del gaming ha raggiunto un valore di 184 miliardi di dollari, superando di gran lunga il box office globale e l’industria musicale, che valgono rispettivamente 33,9 miliardi e 28,6 miliardi di dollari. Questi dati, sebbene non siano i più recenti, evidenziano chiaramente la direzione in cui si sta muovendo il settore.
Declino del settore cinematografico occidentale
L’industria cinematografica occidentale, in particolare negli Stati Uniti, sta affrontando un periodo di difficoltà . Nel 2025, le vendite di biglietti nazionali hanno totalizzato 8,7 miliardi di dollari, segnando un calo del 3,3% rispetto all’anno precedente e del 23,5% rispetto al 2019, che rappresenta l’ultimo anno “normale” per il botteghino, secondo i dati di Comscore. Anche le presenze nelle sale cinematografiche sono diminuite, con una previsione di circa 800 milioni di spettatori, rispetto ai picchi pre-pandemia di circa 1,3 miliardi. Questo è il primo anno post-COVID in cui gli incassi non mostrano segni di ripresa, nonostante molti esperti attribuiscano la flessione a un numero ridotto di uscite a causa degli scioperi che hanno colpito il settore nel 2023.
Crescita e innovazione nel settore dei videogiochi
I videogiochi hanno fatto enormi progressi sin dalla loro prima apparizione, come dimostra il film Tron del 1982, che è considerato una delle prime trasposizioni cinematografiche di un videogioco. Negli ultimi anni, l’industria del gaming ha raggiunto un pubblico vastissimo, grazie anche all’esplosione degli smartphone, che hanno reso i giochi accessibili a tutti. Le prime versioni per dispositivi mobili erano semplici e graficamente limitate, ma oggi i titoli disponibili spaziano dai giochi casual ai titoli AAA, che competono con quelli per console e PC.
Gli sviluppatori continuano a investire ingenti somme nella ricerca e nello sviluppo, creando strumenti innovativi per la creazione di giochi. Tecnologie come l’Unreal Engine di Epic Games hanno rivoluzionato la creazione di ambienti 3D, utilizzabili anche nel cinema. Questa sinergia tra gaming e cinema sta aprendo nuove strade per la narrazione visiva, promettendo esperienze sempre più coinvolgenti.
Le sfide del mercato cinematografico attuale
Il settore della produzione cinematografica si trova ad affrontare numerose sfide. Il costo della produzione è in aumento, richiedendo investimenti significativi in attrezzature e talenti. La distribuzione rappresenta un ulteriore ostacolo, con le aziende che devono adattarsi a una varietà di piattaforme per raggiungere il pubblico. L’era digitale ha portato nuove opportunità , ma anche una concorrenza agguerrita. I produttori devono rimanere al passo con le nuove tecnologie e le preferenze dei consumatori, mantenendo l’integrità creativa. Le questioni normative e i diritti di proprietà intellettuale complicano ulteriormente il processo di produzione, costringendo le società a trovare un equilibrio tra creatività e sostenibilità economica.
Le piattaforme di streaming hanno cambiato radicalmente il panorama, permettendo la visione di contenuti a richiesta. Le case di produzione sono fondamentali nella creazione di programmi e film, e produzioni come Squid Game dimostrano quanto rapidamente si possa passare da un fenomeno globale a una routine, rischiando di compromettere l’innovazione nel mercato.
Il rapporto tra cinema e videogiochi
Con l’aumento delle entrate nel settore dei videogiochi, l’attrazione delle star del cinema è diventata inevitabile. Inizialmente coinvolti come doppiatori, attori come Liam Neeson, che ha prestato la voce a Fallout 3 nel 2008, hanno aperto la strada a collaborazioni più significative. Oggi, personaggi come Johnny Silverhand di Cyberpunk 2077, interpretato da Keanu Reeves, rappresentano il crescente legame tra Hollywood e il mondo dei videogiochi. Altri attori di fama, come Rami Malek in Until Dawn e Charles Dance in The Witcher 3, sono esempi di come il settore stia cercando di attrarre nomi noti per sfruttare il loro appeal.
Questa tendenza è destinata a rafforzarsi, poiché il valore di produzione dei videogiochi continua a crescere. Le serie come Last of Us e The Witcher hanno portato le storie videoludiche a un pubblico più ampio, incoraggiando ulteriori collaborazioni tra attori e sviluppatori. Tecnologie avanzate consentono di catturare non solo il corpo e i movimenti degli attori, ma anche le espressioni facciali, rendendo le performance sempre più realistiche.
La crescente integrazione di attori famosi nel mondo dei videogiochi non solo attira l’attenzione dei fan, ma contribuisce anche a elevare il medium a una forma d’arte riconosciuta. Con oltre tre miliardi di giocatori nel mondo, il futuro della narrazione cinematografica potrebbe non trovarsi più esclusivamente nelle sale, ma anche nei mondi virtuali. La domanda rimane: come si evolverà il settore con l’avvento dell’intelligenza artificiale? Hideo Kojima ha affermato che i videogiochi avranno sempre bisogno di un’anima, sottolineando l’importanza della presenza umana e delle emozioni vere nel processo creativo.