Esiste un’opera ingegneristica sotterranea di proporzioni colossali, progettata appositamente per ridurre i danni causati dalle inondazioni.
Davanti ai nostri occhi abbiamo ancora le drammatiche immagini della violentissima alluvione di Valencia, che ha letteralmente inondato il capoluogo della Comunità Valenciana tra il 29 e il 30 ottobre 2024. Le piogge torrenziali, scaturitesi da un insolito e potentissimo maltempo, chiamato DANA (Depresion Aislada en Niveles Altos), hanno purtroppo riversato circa 490 mm di acqua in meno di 8 ore a Chiva e 618 mm in 24 ore nei pressi di Turis, vicino Valencia. In altre parole, sulla città spagnola è precipitata una quantità di acqua impressionante in pochissime ore, paragonabile ad un anno di pioggia.
Per il momento, si contano quindi 222 morti, circa un centinaio di dispersi, 120.000 sfollati, 3.906 edifici colpiti e 531 km di strade danneggiate. Tuttavia, i danni causati da un simile disastro naturale potrebbero ridursi dell’80% se costruissimo un gigantesco tunnel sotterraneo.
Il tunnel sotterraneo da 2 miliardi di euro
Dal 2006 in Giappone, precisamente a Kasukabe (prefettura di Saitama) nella periferia Nord di Tokyo, si trova una gigantesca struttura sotterranea chiamata G-Cans (Metropolitan Area Outer Underground Discharge Channel). Si tratta di un colossale sistema idrico realizzato sotto un campo da calcio e un piccolo parco per skateboard, il cui obiettivo principale è quello di contenere il fenomeno delle inondazioni. Questo innovativo sistema di drenaggio dell’Area Metropolitana di Tokyo, che è costato circa 2,5 miliardi di euro, è caratterizzato da un tunnel lungo ben 6,4 km e posizionato a 50 metri sotto la superficie della città. E’ un vero e proprio “tempio sotterraneo”, che collega 5 silos giganti e un grande serbatoio costellato di colonne possenti.
Ciò che sorprende però maggiormente è il fatto che sia in grado di pompare fuori dalla struttura circa 200 metri cubi di acqua al secondo, qualora il centro abitato venisse colpito dalle alluvioni. Ricordiamoci che la città di Tokyo sorge sotto il livello del mare, e questo la rende ovviamente vulnerabile alle inondazioni. Il G-Cans, con le sue enormi gallerie sotterranee, è quindi fondamentale per proteggere l’area metropolitana e per salvaguardare la vita dei giapponesi. Si calcola infatti che negli ultimi anni, l’innovativo sistema idrico della periferia Nord di Tokyo, abbia ridotto dell’80% i danni causati dalle inondazioni e protetto circa 13 milioni di abitanti.
Il consiglio centrale di gestione dei disastri di Tokyo, ha inoltre rivelato che se sulla città precipitassero 550 mm di pioggia per tre giorni, il fiume Arakawa esonderebbe e, di conseguenza, allagherebbe ben 97 stazioni della metropolitana. Tuttavia, nonostante questo sia uno scenario catastrofico che potrebbe capitare ogni 200 anni, il G-Cans limiterebbe comunque i danni. Si tratta quindi di un’opera ingegneristica all’avanguardia, che farebbe sicuramente comodo anche in Spagna e in Italia.