ANCONA – La città marchigiana si prepara ad accogliere una rassegna cinematografica intitolata ‘L’Avvocatura nel mondo del cinema’, un’iniziativa promossa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona, dall’Associazione ‘Non solo Avvocati’ e dalla Camera Penale. A partire da lunedì 10 marzo 2025, il Cinema Azzurro, situato in via Tagliamento, ospiterà una proiezione mensile di film che affrontano i temi legati alla giustizia e al diritto alla difesa.
Il primo film in programma, che verrà proiettato il 10 marzo alle ore 20:30, è ‘La Misura del Dubbio’, una pellicola francese del 2024, diretta e interpretata da Daniel Auteuil. La trama ruota attorno a un uomo accusato dell’omicidio della moglie, mentre un avvocato si trova a dover affrontare la difficile sfida di difenderlo in aula. Il costo del biglietto è fissato a 5 euro. Gianni Marasca, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona, ha espresso la sua visione sulla professione legale: «Gli avvocati sono eroi? A volte. Sono santi? Quasi mai. Sono esseri umani? Sempre. Con le loro paure, ansie, dubbi e anche qualche colpo di genio che li trasforma in autentici protagonisti di vicende incredibili». Marasca ha sottolineato che il ciclo ‘L’Avvocatura nel Mondo del Cinema’ mira a esplorare il fascino e le sfide della professione forense attraverso storie che spaziano dal dramma al surreale, dal thriller alla commedia.
La rassegna proseguirà con altre proiezioni: il 7 aprile sarà la volta di ‘Anatomia di una caduta’, seguito il 12 maggio da ‘Richard Jewel’ e, infine, il 9 giugno sarà presentato ‘Mare Dentro’. Questa iniziativa si propone di avvicinare il pubblico alla realtà forense, un ambito che continua a esercitare un fascino particolare, simile a quello del grande schermo. Come evidenziato da Marasca, la professione legale è ricca di storie di giustizia, ingiustizie, vittorie e sconfitte che meritano di essere raccontate. «Iniziamo con quattro titoli – ha concluso Marasca – e vedremo come risponderà il pubblico. Se ci sarà interesse, potremmo anche considerare l’idea di organizzare un dibattito tra avvocati e cinefili per discutere le riflessioni offerte dai film».