
I teschi umani trapassati da chiodi, rinvenuti in alcuni insediamenti della penisola iberica durante l’Età del ferro, rappresentano un enigma archeologico che ha suscitato l’interesse di un gruppo di ricerca internazionale. Le recenti analisi, pubblicate nel 2025 sulla rivista ‘Journal of Archaeological Science: Reports’, suggeriscono che questi oggetti potessero avere significati diversi, da trofei di guerra a simboli di venerazione.
Il contesto della ricerca
L’archeologo Rubén de la Fuente-Seoane, che ha coordinato lo studio, ha sollevato interrogativi cruciali riguardo a questi individui e al loro utilizzo. “Se i teschi fossero stati trofei di guerra, non avrebbero dovuto provenire dai siti analizzati”, ha affermato. “Se invece fossero stati venerati, è probabile che fossero originari del luogo”. Questa premessa ha spinto il team di ricerca a esaminare sette crani maschili risalenti al primo millennio avanti Cristo, di cui quattro provenivano dal sito di Puig Castellar e tre da Ullastret. Per comprendere le origini di questi individui, sono stati analizzati gli isotopi di stronzio e ossigeno presenti nello smalto dei denti, che forniscono informazioni sulle aree geografiche di provenienza.
Analisi degli isotopi e risultati
Dallo studio condotto a Puig Castellar, i risultati hanno rivelato che i valori isotopici di tre dei quattro individui analizzati differivano in modo significativo dal riferimento locale per lo stronzio. Questo dato indica che è probabile che non appartenessero alla comunità locale. Al contrario, il sito di Ullastret ha mostrato una combinazione di origini locali e non locali. Fuente-Seoane ha commentato che questi risultati suggeriscono una pratica delle teste mozzate applicata in modo diverso tra i vari insediamenti, escludendo l’idea di un’unica espressione simbolica.
Interpretazioni e significati
Gli studiosi ipotizzano che i teschi rinvenuti a Puig Castellar fossero utilizzati come trofei di guerra, esposti per intimidire gli estranei. In contrasto, due dei teschi di Ullastret, di origine locale, sono stati trovati al centro dell’insediamento, suggerendo che appartenessero a membri venerati della comunità . Solo un cranio di Ullastret è stato posizionato sulle mura, il che indica che non era di un uomo del posto e potrebbe essere stato un trofeo di guerra. Queste scoperte offrono uno spaccato affascinante delle pratiche culturali e sociali di un’epoca antica, evidenziando la complessità delle interazioni tra le diverse comunità della penisola iberica.