Una delle scale più iconiche del mondo verrà smantellata definitivamente, a causa del cattivo comportamento di alcuni turisti.
Il turismo di massa, pur apportando enormi benefici all’economia delle comunità locali, ha purtroppo delle conseguenze negative molto importanti, soprattutto sui monumenti storici e artistici. L’afflusso eccessivo di visitatori può infatti deteriorare i materiali con cui sono costruiti i palazzi storici, le statue, gli affreschi e le decorazioni. Il continuo contatto fisico, le vibrazioni generate dai numerosi visitatori e l’inquinamento atmosferico possono inoltre accelerare il processo di deterioramento.
Un altro aspetto da considerare è il vandalismo come i graffiti, le scritte sui muri o i vari danneggiamenti intenzionali che possono deturpare le opere d’arte millenarie. L’enorme afflusso di turisti, ad esempio, ha causato l’usura delle pietre e l’erosione delle sculture del Colosseo di Roma e del Partenone di Atene. Alle Hawaii, il cattivo comportamento di alcuni visitatori, ha addirittura spinto le autorità a chiudere la famosa scala Haʻikū, conosciuta anche come “scala per il Paradiso”.
L’iconica scala hawaiana chiude per il troppo turismo
La scala Haʻikū (Haiku Stairs), che si trova lungo la catena montuosa Ko’olau di O’ahu, una delle isole più grandi e popolate delle Hawaii, è attualmente in fase di smantellamento a causa dei continui accessi non autorizzati dei visitatori. Questa imponente struttura, che è costituita da 3.922 gradini, si snoda lungo un sentiero di montagna di 850 metri a Kaneohe, nella parte orientale di Oahu.
Rick Blangiardi, il sindaco della città, durante una recente intervista, ha dichiarato che, sebbene la scala sia ufficialmente chiusa al pubblico dal 1987, negli ultimi anni i turisti sono aumentati drasticamente a causa dei social media. Dobbiamo inoltre ricordare che la cosiddetta “Scala per il Paradiso” fu costruita durante la Seconda Guerra Mondiale dalla Marina degli Stati Uniti, al fine di collegare le ex strutture militari di comunicazione presenti sull’isola.
Nonostante i numerosi cartelli di divieto e i pericoli segnalati, come il terreno instabile e la forte pendenza, tantissimi YouTuber, TikToker e altri turisti alla ricerca di emozioni forti hanno continuato a sfidare ogni regola, alimentando un turismo di massa sempre più invasivo. Tutto ciò ha costretto le autorità a prendere una decisione drastica: rimuovere l’iconica struttura in circa 6 mesi di lavori, con una spesa di 2,5 milioni di dollari. Il sindaco Blangiardi ha inoltre dichiarato che la decisione è stata presa basandosi sul rispetto delle persone che vivono nelle vicinanze delle scale e sul rispetto del territorio per le future generazioni.