I vulcanologi hanno lanciato l’allarme: la prossima eruzione vulcanica massiccia arriverà in questo secolo, ma il mondo non è pronto.
Nel 1815 ci fu una delle eruzioni vulcaniche più violente mai registrate nella storia dell’umanità: in quell’anno esplose infatti il gigantesco stratovulcano del Monte Tambora, in Indonesia. L’esplosione, che causò la morte di circa 10.000 persone (in seguito diventarono 100.000 per le conseguenze climatiche dell’evento), generò una colonna di fumo e ceneri alta più di 30 chilometri. Il temibile vulcano sprigionò poi una colonna eruttiva di oltre 40 chilometri, che in pochissimo tempo si riversò sui lati della montagna assieme ad una colata di materiali magmatici e gas incandescenti.
Tutto questo cancellò per sempre interi regni, che in quel momento erano presenti sull’isola indonesiana. Secondo gli storici e i vulcanologi, il monte Tambora cambiò addirittura il mondo, compreso il clima dell’intero pianeta. Oggi, in base agli ultimi studi, sappiamo che un evento del genere si verificherà nuovamente entro la fine di questo secolo.
L’eruzione vulcanica che cambierà la Terra
Ciò che seguì, dopo la catastrofica eruzione vulcanica del monte Tambora, fu chiamato “l’anno senza estate”: nei 12 mesi seguenti le temperature globali crollarono, il settore agricolo entrò in una profonda crisi e tantissime persone morirono di fame. E non solo: si diffuse persino una pandemia di colera, che aumentò notevolmente i decessi in tutto il mondo. La situazione peggiorò quindi non solo in Indonesia, ma anche negli altri continenti del pianeta, a causa delle minuscole particelle rilasciate nell’aria dall’esplosione vulcanica. Queste ultime, che vagavano nell’atmosfera terrestre come se fossero delle “nuvole oscure”, riuscirono infatti ad oscurare il cielo per circa 12 mesi, bloccando così l’ingresso dei raggi solari. Questo particolare fenomeno causò, a sua volta, una serie di eventi climatici a catena: basse temperature, piogge torrenziali e forti venti.
Da allora sono eruttati tantissimi vulcani nel mondo, ma quella del Tambora rimane tuttora l’eruzione più violenta e catastrofica degli ultimi 200 anni. Oggi, però, gli scienziati temono che un’altra eruzione vulcanica massiccia possa nuovamente ripetersi. I nuovi studi, pubblicati sulla rivista Nature (che potete leggere QUI), affermano infatti che la prossima catastrofica eruzione potrebbe avvenire entro la fine di questo secolo. Markus Stoffel, professore di climatologia all’Università di Ginevra – durante un’intervista rilasciata alla CNN – ha rivelato che le attuali prove geologiche suggeriscono una probabilità su 6 che ciò avvenga entro il 2100.
Tuttavia, un’eruzione del genere, cioè simile a quella del 1815, oggi causerebbe un caos climatico senza precedenti e migliaia di morti in più rispetto a 200 anni fa. In questo momento, la Terra è infatti abitata da circa 8 miliardi di persone, mentre nell’800 c’erano solamente 1 miliardo di esseri umani. In più – come ha affermato Markus Stoffel alla CNN – molti Paesi non hanno ancora un piano di emergenza da attivare in caso di catastrofi naturali. Un altro studio sulle conseguenze di un’eruzione vulcanica massiccia, pubblicata su Science Direct, potete leggerla QUI.