La sonda Juno della NASA, giunta nell’orbita polare di Giove nel 2016, ha osservato una tempesta ciclonica larga 2000 km nell’atmosfera gioviana, durante il suo 23° sorvolo ravvicinato del pianeta. Il maestoso e scenografico vortice è situato nella regione chiamata “North North North North Temperate Belt” (NNNNTB), nonché una delle numerose bande di nubi persistenti del pianeta gigante gassoso.
Per osservare e scaricare l’immagine in alta definizione, è possibile consultare il sito internet della NASA dedicato alla missione Juno (CLICCA Qui).
Giove è composto principalmente da idrogeno ed elio, ma parte del colore delle sue nuvole potrebbe dipendere dai pennacchi di gas contenenti zolfo e fosforo, i quali provengono dalla zona più calda e interna del pianeta.
MISSIONE JUNO
Le scoperte della sonda Juno (lanciata nel 2011 e giunta nel 2016) hanno rivoluzionato la nostra comprensione di Giove e della formazione del sistema solare. Durante le 35 orbite previste nella missione principale, Juno ha raccolto più di 3 terabit (375 gigabyte) di dati scientifici, e ha fornito viste mozzafiato di Giove e dei suoi satelliti. Le numerose indagini compiute dalla navicella spaziale della NASA hanno cambiato la nostra visione dell’atmosfera e dell’interno di Giove, mostrandoci uno strato atmosferico che si estende ben oltre le sue nuvole.
E non solo: Juno ha compiuto scoperte anche sulla struttura interna del pianeta, sul campo magnetico gioviano, sull’atmosfera (compresi i cicloni polari, l’atmosfera profonda e le aurore) e sulla magnetosfera.
Attualmente la missione Juno è stata estesa fino al settembre 2025.
Per chi volesse scoprire tutti i segreti di Giove e, al contempo, divertirsi con viste in 3D del nostro Sistema Solare, può consultare il sito internet “solarsystem.nasa.gov” (CLICCA Qui).
Articolo a cura di Fabio Meneghella