Dopo numerose esperienze musicali, Ivan Comar pubblica il suo nuovo brano: Latin Love. Il suo, è senz’altro un singolo che esprime energia e spensieratezza, e che ci fa allontanare – anche solo per qualche istante – dal caos di questi ultimi due anni. L’artista ha quindi accettato di incontrarci e ci ha parlato del suo mondo fatto costantemente di note.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?
Alla musica mi sono avvicinato da piccolo, ed è stato molto precoce: avevo un poster in camera dei Duran Duran, ascoltavo Mtv alla radio ed è stato per me amore a prima vista. Ho continuato così fino agli 11 anni, mi sono poi esibito per la prima volta su un palco e ho iniziato a scrivere casualmente canzoni. E’ stato tutto molto naturale.
Parliamo del tuo nuovo singolo Latin Love: come nasce l’idea per questo brano?
È nato quasi per caso; mi sono trovato ad aprile con un materiale che non mi soddisfaceva del tutto. Mi sono così rimesso a riscrivere da zero: volevo una canzone bella e forte, che esprimesse il momento di rinascita dopo gli ultimi anni turbolenti. Avevo bisogno di esprimere la mia personalità, la potenza, la solarità, quello che sono io. Ho iniziato a lavorarvi e, un sabato pomeriggio di aprile, in due ore avevo la canzone. Ho provato a scrivere il testo, e sono poi riuscito a far uscire le parole. Abbiamo lavorato in studio e avevano il brano entro poche settimane. E’ stata una corsa contro il tempo, ma il risultato è senz’altro soddisfacente.
E’ un brano ideale per l’estate, che trasmette spensieratezza. Quali sono le tue aspettative? Cosa lascerà più di tutto negli ascoltatori, secondo te?
Mi auguro che resti. Dalle prime recensioni, mi sta arrivando l’energia e la positività del pubblico. È quello che volevo, anche perché sin dal primo ascolto resta in testa il ritornello. È questa la cosa più importante. Mi auguro che si diffonda il più veloce possibile.
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Ti sei avvicinato al genere indie pop, ma com’è avvenuto questo approccio? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
L’approccio è avvenuto in modo molto naturale; ho iniziato la mia carriera con un pop indie folk e sono poi passato a un pop indie dance. Mi sono preso una pausa dal cantautorato e – nel 2019 – ho cambiato tutto, e ho iniziato la mia carriera in lingua italiana. Mi sono avvicinato a un genere pop, ma ora sto tornando nella mia confort zone. Ho avuto molti maestri musicali come John Lennon, gli Oasis, Zucchero, Cremonini, i Duran Duran, Bon Jovi, Paul McCartney, i Beatles, Neil Young e Bob Dylan.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Il singolo è uscito il 1 luglio, e la cartella stampa è iniziata in questi giorni. Stiamo verificando per dei live, e stiamo vedendo di partecipare a qualche evento nelle prossime settimane. Il 12 luglio uscirà invece il video ufficiale di Latin Love. Per il momento mi sto concentrando sul fatto che Latin Love abbia più seguito possibile. Per il resto, c’è tempo. Ci sono canzoni in cantiere, alcune usciranno nelle versioni live.
Intervista a cura di Stefania Meneghella