Ismail Mbaye & La Scelta hanno deciso di assembrarsi e di creare un nuovo brano, che fa da ponte tra l’Italia e il Senegal ma che diventa soprattutto un modo per insegnare l’umanità . ‘Every human need a human‘ parla soprattutto di anime buone e gentili e di quanto la vita possa essere meravigliosa. Due musiche differenti, due stili diversi che si uniscono in unico brano e che trasformano le proprie diversità in risorse preziose. Ismail – considerato uno dei maggiori percussionisti africani presenti nel panorama europeo – ha incontrato La Scelta (gruppo musicale composto da Mattia Del Forno, Emiliano Mangia, Francesco Caprara e Marco Pistone). Da lì, è nata la magia.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?
Quello della musica è un percorso molto lungo. Mia madre mi ha sempre detto che, quando avevo 5 anni, aveva già capito che avrei potuto essere un percussionista, perché suonavo qualunque cosa. Suonavo anche le padelle, ad esempio.
Com’è avvenuto il tuo incontro e la tua collaborazione con La scelta?
È un stato un incontro molto bello, perché è avvenuto facendo musica. Marco Ron mi ha chiamato per registrare un suo pezzo con le percussioni afro; in sala registrazione ho incontrato i ragazzi e quello stesso giorno abbiamo iniziato a suonare, registrando un pezzo senza mai aver provato prima. È il miracolo della musica che fa da linguaggio universale anche tra persone che parlano lingue diverse.
Parliamo del vostro ultimo singolo Every human needs a human: com’è nata l’idea per questo brano e qual è il messaggio principale che vuole trasmettere?
L’idea nasce dopo due anni di chiusure legate alla pandemia. In realtà l’idea ce l’avevo già pronta nel cassetto, ma ancora mancavano le condizioni e qualcuno con cui suonarlo. Quando ho incontrato i ragazzi, ho capito subito che con loro avrei potuto concretizzare il brano. È un pezzo nato per ricordare alle persone che bisogna cercare di vivere la vita fino in fondo e di voler bene alle persone, perché purtroppo oggi tante persone stanno perdendo l’umanità . Questo è il momento giusto, visto anche quello che sta succedendo nel mondo.
Questa canzone permette di creare un ponte tra l’Italia e il Senegal: secondo te, quali sono le differenze e le similitudini tra questi due Paesi?
Ci sono poche differenze. Ci sono soprattutto tante similitudini tra l’italiano ed il senegalese, e già questo ti fa capire la nostra vicinanza.
Hai partecipato nel 2019 al film Tolo Tolo di Checco Zalone. Cosa ricordi più di tutto di quella esperienza? Cosa ti ha lasciato lui?
Mi ha insegnato tanto lavorare con lui; è stato molto bello. Abbiamo girato in tanti posti africani che non conoscevo e questo mi è piaciuto tanto. Checco poi è una persona con cui è bello lavorare, ti mette a tuo agio e cerca di aiutare tutti.
Come procede la promozione del brano? Quali sono le vostre prossime attività ?
Sta procedendo molto bene, sia in Italia che all’estero. Abbiamo avuto diverse interviste a Miami, California e in tutta l’America. Anche in Senegal sta avendo tanta risonanza.
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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Continuare la collaborazione con i ragazzi. Già ieri ne parlavamo, perché ci troviamo molto bene e ci divertiamo molto, per cui stiamo già iniziando a pensare ad altri brani su cui lavorare insieme.
Intervista a cura di Stefania Meneghella