MUSICA

Isabella Turso il nuovo album, la telefonata con Morricone, l’amore per l’arte: la pianista si racconta

Apprezzata da Ennio Morricone, l’artista Isabella Turso è considerata in Italia una delle compositrici e pianiste più rappresentative.

Nel corso della sua carriera, ha collaborato con Dargen D’Amico e ha ricevuto premi internazionali e nazionali. Nel nuovo album da solista – “Nocturne” – è presente la collaborazione con la violoncellista cino-americana di fama mondiale Tina Guo, conosciuta per le produzioni con il compositore premio Oscar Hans Zimmer.


Come ti sei approcciata per la prima volta alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

È un ricordo di infanzia, sin da piccolissima ho avuto la fortuna di avere un approccio diretto con la musica e con gli strumenti. Mio padre era un autodidotta e appassionato di musica, aveva un amore smisurato per il pianoforte. Mi faceva ascoltare sempre musicisti classici, avevamo a casa un modello elettronico e io mi arrampicavo a quello. Negli anni successivi, ho iniziato Conservatorio e ho dato il via – quando ero in quarta elementare – al mio percorso accademico. Da quel momento sentivo che quel mondo sarebbe stato la mia zona di comfort, e anche il posto che mi avrebbe dato energia e forza.

Nel corso della tua carriera, hai collezionato diverse esperienze e la tua musica è stata anche molto apprezzata dal Maestro Ennio Morricone. Qual è il ricordo più bello che hai di lui e com’è stato il vostro incontro?

Io ho lavorato con il figlio, e con lui stavamo realizzando un arrangiamento al pianoforte. Mentre il figlio di Ennio aveva già scritto la parte degli archi, io dovevo eseguire quella pianistica. Così, mentre erano in famiglia, l’hanno ascoltata e, nel giorno di Natale, ho ricevuto la sua telefonata. Morricone mi chiamò e mi disse che avevano ascoltato questa versione e che avevano apprezzato il mio talento. E’ stato un momento bellissimo.

Isabella Turso si racconta (foto gentilmente concessa dal suo uff. stampa) kosmomagazine.it

Noto è inoltre diventato l’album che hai realizzato con Dargen D’Amico: com’è stato collaborare con lui?

È stata una bella avventura, sia realizzare un album assieme sia il tour. Abbiamo fatto tante date in giro per l’Italia, pubblico eterogeneo, è stato molto interessante. È stata una bella sfida trovare il punto di incontro da due generi diversi, ma sentivamo entrambi che sarebbe stata una cosa molto naturale. Siamo insomma riusciti ad entrare in sintonia, ascoltarci a vicenda e questa è stata la chiave di lettura che non ha tradito nessuno dei due. Può essere che un giorno ci ritroveremo a fare ancora qualcosa insieme.

Tornando al presente, è appena uscito il tuo nuovo album dal titolo Nocturne. Come nasce l’idea per questo progetto?

Circa un anno e mezzo fa, mentre lavoravo ad un progetto con un poeta urban in California. Nacque il desiderio di realizzare un disco legato alle atmosfere della notte. È un album di storie, di sogni, di racconti che mi hanno colpito e che ho cercato di trasferire in musica, dedicati alle fase della notte, dal crepuscolo all’alba. Consegno quello che è il mio racconto al mondo. Chiudo con un brano Memento, che lascia il finale aperto verso un nuovo capitolo.

Il tuo migliore amico è il pianoforte, ma com’è nato questo amore? Ti immagineresti suonare un altro strumento?

Ho dovuto suonare il flauto traverso quando ero al liceo, ma non ne volevo sentire parlare. Mi sembrava di tradire il mio amico: il pianoforte.

Hai anche collaborato con la famosa Tina Guo. Com’è stata questa collaborazione?

Quello che ho fatto con lei è stato un brano davvero appassionato. Volevo proprio lei per quel progetto e sono rimasta felice quando ne è rimasta colpita. Siamo partite con questa collaborazione a distanza perché lei vive in America. Doveva essere suonato proprio con quella forza, ed era soprattutto pensato per una donna. E’ stato perfetto.

Futuri progetti?

A maggio uscirà un nuovo album, realizzato insieme all’artista In-Q, e anche questo è stato un lavoro molto intenso e bello. È stato un bel modo di costruire la musica. C’è inoltre il tour che parte a marzo e che mi porterà in giro per l’Italia, nelle location e nelle dimore storiche legate a un’atmosfera particolare. Ci sarà anche l’uscita del vinile e un profumo per la casa.

  • Cover Image: gentilmente concessa dal suo Uff. Stampa Parole & Dintorni
Published by
Stefania Meneghella