
Valerio Scanu si racconta (foto gentilmente concesse da Press & Promo: Filippo Broglia recmedia comunicazione e promozione) kosmomagazine.it
Valerio Scanu è diventato famoso grazie al talent Amici e da lì non ha più smesso di cantare, continuando anno dopo anno a sorprenderci.
Prima talento amatissimo nel programma di Maria De Filippi, poi vincitore del Festival di Sanremo 2010. Il brano Per tutte le volte che scalò le classifiche ed è ancora oggi ascoltato da migliaia di persone. Con il tempo l’artista è cresciuto e con lui lo ha fatto anche la sua musica, che continua a riempirci di sorprese. Il suo volto è apparso di recente durante il programma artistico Ora o mai più, in onda su Rai 1 e condotto da Marco Liorni. Lo scorso 14 marzo è invece uscito il suo nuovo singolo Solo con una parola, presentato proprio durante la trasmissione.
La musica è sempre stata la tua vita, ma com’eri da bambino e com’è nata questa fiammella per il canto?
Tutto è nato per istinto quando ero bambino; mi faceva stare bene cantare e stare nel mondo dello spettacolo. Mio padre lo faceva a livello amatoriale, e questa passione mi è stata trasmessa sicuramente da lui.
Diventi famoso con il talent show Amici e da lì inizia la tua carriera. Com’è avvenuto l’incontro con Maria De Filippi?
Di quella esperienza ricordo sopratutto il fatto che è stata per me emblematica. Il primo incontro con Maria è avvenuto in una sala nella quale eravamo 150 persone; lei entrò durante i provini per vedere le nostre esibizioni.

Lì ero davvero un infante, anche se abbastanza maturo. Avevo appena fatto 18 anni, ma nonostante questo ero già piuttosto determinato e caparbio. Venivo dal piano bar, già lavoravo nell’ambito musicale, anche se non da professionista.
Tra le tante esperienze che hai vissuto c’è stata anche la vittoria del Festival di Sanremo con il brano Per tutte le volte che. Il palco dell’Ariston: cosa hai sentito la prima volta che ci sei salito?
Quello era un periodo pregno di esperienze. Sanremo non è solo quello che si vede, ma è tutto ciò che c’è dietro, è molto frenetico. Alla fine quello che accade sul palco è quasi marginale, rispetto a tutto quello che succede durante la giornata. In realtà Sanremo sta soprattutto in ciò che accade dietro le quinte, ed è un’esperienza sicuramente molto tosta.
Il 14 marzo è uscito il tuo nuovo singolo Solo con una parola, che è stato presentato durante il programma Ora o mai più. Com’è nata l’idea per il brano?
Vorrei raccontare un pezzo di vita; i miei brani non nascono con degli obiettivi ma perché raccontano delle storie. Non vengono fuori con delle pretese.

Io racconto semplicemente la mia vita, oppure racconto delle storie di vite nelle quali ci si può ritrovare senza alcuno sforzo o alcuna pressione.
La partecipazione al talent di Marco Liorni cosa ti ha invece lasciato?
La definirei un’esperienza, ci siamo divertiti. Non è certamente un trampolino di lancio per nessuno, eravamo tutti abbastanza già avviati in questo mondo. La tv vorrebbe raccontare un’altra cosa, ma in realtà quello che conta sono i fatti. Abbiamo avuto l’opportunità di poter fare il proprio mestiere a quei livelli e con un’orchestra, e questo è stato il motivo principale per cui ho accettato. Abbiamo fatto musica a 360 gradi e ad un certo livello.
Sei diventato famoso in un’epoca diversa rispetto a quella odierno, in cui non c’erano molti meccanismi nel mondo discografico rispetto a quelli che ci sono ora. Com’è cambiata la musica in tutti questi anni e quale tipo di discografia preferisci?
Quando ho iniziato, la discografia stava morendo e credo che al momento sia in letargo. Anni fa nasceva l’artista e poi si costruivano i progetti in base all’artista che era. Ora si creano invece dei progetti ad hoc e poi, chiunque ci metti sopra, sale in classifica. Tutto è un po’ più superficiale.
Futuri progetti?
Ci sarà il tour questa estate, ritorneremo in giro per l’Italia. Nel futuro più prossimo si vedrà…