Abbiamo incontrato Matt Russo, astrofisico, musicista e specialista in sonificazione. La sonificazione è un processo attraverso il quale un insieme di dati di qualsiasi natura, può essere trasformato in elementi acustici per indagarne la natura e le relazioni. Russo insegna Fisica all’Università di Toronto (Canada), e collabora frequentemente con la NASA per rendere l’astronomia più accessibile ai non vedenti.
Il grande artista italiano Michelangelo Buonarroti diceva: “Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé, ed è compito dello scultore scoprirla”. La medesima frase potrebbe dirla anche un musicista esperto in sonificazione? Ad esempio: in ogni Creazione dell’Universo e della Terra ci sono delle note musicali nascoste, ed è compito del musicista liberarle.
Alcuni sistemi come le stelle possono risuonare in modo simile ad uno strumento musicale. Poiché le onde sonore possono propagarsi al loro interno e riflettersi oltre i confini, al contempo possono anche “risuonare” con un certo insieme di frequenze. Tuttavia, queste frequenze sono troppo basse per essere udite dalle orecchie umane, e le onde non possono viaggiare attraverso il “quasi vuoto” dello Spazio per raggiungerci direttamente. Le orbite dei pianeti e delle lune possono anche essere paragonate a una sorta di ritmo silenzioso. In alcuni casi speciali, le orbite del pianeta sono correlate in modo che vi sia un ordine ripetuto all’interno del ritmo. I pianeti nel nostro sistema solare non sono in risonanza orbitale, quindi non esiste un tale schema musicale. Quindi, c’è musicalità nell’Universo ma devi cercarla nei posti giusti.
Convertire tutto quello che vediamo con gli occhi in elementi acustici, potrebbe aiutare la scienza?
Il più grande vantaggio dell’uso della sonificazione all’interno della scienza, è che può aumentare l’accessibilità a coloro che sono ciechi o ipovedenti. Ci sono diversi astronomi ciechi come Wanda Diaz Merced e Nic Bonne, i quali usano la sonificazione come parte della loro ricerca, contribuendo ad aiutare la scienza in generale.
Ci sono casi in cui l’ascolto di un segnale può rivelare schemi che possono essere oscurati visivamente. Questo perché il nostro sistema uditivo è molto più sensibile del nostro sistema visivo alle variazioni che si verificano nel tempo. La sonificazione può anche aiutare a identificare un segnale che è sepolto nel rumore. Questo è qualcosa che facciamo senza sforzo nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, quando riusciamo a captare la voce di una persona durante una festa ad alto volume, piena di suoni casuali.
Stai collaborando con la NASA per rendere l’astronomia accessibile ai non vedenti. Ho immaginato come potrebbe essere un mondo ascoltato tramite l’udito e non visto tramite gli occhi. Pensi che il modo migliore per comprendere il mondo e le persone, sia ascoltare l’armonia che proviene dalle profondità della mente o dell’Universo?
Le persone imparano meglio quando sono coinvolti più sensi. L’Universo contiene armonia e caos, consonanza e dissonanza. Usare il suono è un altro modo per noi di sperimentare e capire tutto.
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L’Universo e gli esseri viventi ci appaiono così perfetti e pieni di un’armonia invisibile: i pianeti che orbitano attorno ad una stella; la forma e il profumo di un fiore; la perfezione del corpo umano ecc… Credi ad un Dio, o ad un essere superiore, che abbia utilizzato la musica per creare tutta questa armonia e perfezione?
No. L’armonia e i ritmi presenti in alcuni sistemi astronomici molto speciali sono una conseguenza della Fisica. Le spiegazioni soprannaturali non sono né necessarie né utili in quanto non falsificabili. L’Universo è un posto bellissimo, un’interazione dinamica di ordine e caos. Comprendere il nostro meraviglioso Universo attraverso la scienza è una delle più grandi emozioni della vita.
- Cover image credits: Matt Russo photo: www.astromattrusso.com / James Webb Image: NASA, ESA, CSA, and STScI; Accessibility Production: NASA, ESA, CSA, STScI, and Kimberly Arcand (CXC/SAO), Matt Russo and Andrew Santaguida (SYSTEM Sounds), Quyen Hart (STScI), Claire Blome (STScI), and Christine Malec (consultant).