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Intervista a Manuel Frigo, argento a Tokyo 2020: “La qualificazione per le Olimpiadi, una felicità difficile da spiegare a parole”

É uno dei cinque nuotatori azzurri che hanno conquistato l’argento nei 4×100 m stile libero ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Il suo palmarès lo vede brillare tra il bronzo ai mondiali di Budapest 2022, l’oro, l’argento e il bronzo ai mondiali di nuoto in vasca corta di Melbourne 2022, l’oro e l’argento ad Abu Dhabi 2021, l’oro agli Europei di Roma 2022 e tante altre medaglie portate a casa grazie al talento innato e la forte determinazione. 

Un nome importante del nuoto italiano si racconta attraverso questa intervista: Manuel Frigo


Ciao Manuel, come e quando hai deciso di intraprendere una carriera sportiva ad alti livelli nel nuoto?

Diciamo che non c’è mai stata una decisione sul quando iniziare ad intraprendere una carriera sportiva ad alto livello ma ho semplicemente lasciato andare cose per come dovevamo andare. Ho iniziato a nuotare a 8 anni più o meno e, fino ai 15/16 anni ,non ho mai avuto grandi risultati; in ogni caso non riuscivo a vedere un futuro senza il nuoto e ho sempre continuato ad allenarmi ed ogni obbiettivo che raggiungevo non l’ho mai visto come un “essere arrivato” ma solo come una tappa di passaggio di quella che doveva essere la mia carriera. A 22 anni poi arriva la prima medaglia ai campionati italiani assoluti con qualificazione al mio primo mondiale di vasca lunga e con quello anche la chiamata nelle Fiamme Oro. Da quel momento la mia passione è diventata anche il mio “lavoro”.

Quali rinunce dietro ai sacrifici fatti per portare avanti il sogno olimpico?

Tanti sacrifici e tante rinunce si fanno nello sport fin da quando si è bambini. Il nuoto è uno sport che non ti lascia molto tempo libero e soprattutto non ti lascia molto tempo per stare fuori dall’acqua. Si passa quindi molto tempo in piscina. Negli anni ho avuto periodi in cui ho pensato di smettere e fare altro ma fortunatamente non l’ho fatto e a 21 anni, insieme al mio ex allenatore, abbiamo deciso che sarebbe stato il momento di cambiare e cercare nuovi stimoli. Mi sono trasferito a Roma per allenarmi in un gruppo di un livello molto alto; ho cercato di migliorarmi e raggiungere quel sogno delle Olimpiadi che poi fortunatamente è arrivato. 

La gara che ti ha più emozionato in assoluto?

La gara che più mi ha emozionato è stata quella durante la quale mi sono qualificato per le Olimpiadi. Era il trofeo 7colli 2021 a Roma, arrivavo da un periodo non facile dato anche dal covid e quindi dal rinvio delle Olimpiadi. È stato difficile sia fisicamente che mentalmente; in quel momento ero arrivato al limite: un giorno in più e sarei scoppiato. La gara andò bene, arrivai 4° a pari merito ma non mi importava. L’unica cosa che guardai era il tempo ed era di 3 centesimi sotto al tempo limite per la qualificazione. È stata una liberazione e una felicità difficile da spiegare a parole. Per questo, ricordo quella gara come la più emozionante per me

Manuel Frigo (kosmomagazine.it)

Quali valori senti di poter trasmettere a chi ti segue?

La tenacia e la determinazione di credere in se stessi per inseguire i propri sogni penso siano i valori che più mi rappresentano

Hai ricevuto l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Che emozioni hai provato?

Ricevere l’ onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana è sicuramente un piacere e un onore, e questo mi fa da stimolo per continuare a migliorare sempre di più. Non mi accontento dei risultati raggiunti ma cerco di superarmi ogni volta che scendo in acqua. 

Cosa ti aspetti dal tuo futuro professionale?

Del mio futuro professionale sinceramente non so cosa aspettarmi; tra poco compirò 26 anni e spero di avere ancora qualche anno di carriera da sfruttare nel migliore dei modi. Al futuro ancora non ci ho pensato seriamente. Mi auguro di rimanere nel mondo del nuoto, quando mi ritirerò e continuare a dare qualcosa a questo sport ma questa volta in un’altra veste

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Valentina Pasquali