Giorgio Malan, l’atleta numero uno del pentathlon moderno italiano: terzo classificato alla Coppa del Mondo di Ankara di quest’anno, unico pentatleta europeo ad aver vinto tutti i titoli continentali delle categorie giovanili. Cinque discipline, tanto allenamento, tante vittorie e l’università. Scopriamo qualcosa in più su questo atleta più unico che raro.
Ciao Giorgio, il pentathlon è uno sport che prevede l’esecuzione di diverse discipline e pensare che qualcuno sia in grado di eccellere in tutte è qualcosa di straordinario. Quale delle cinque senti più adatta a te e come mai hai scelto di praticarle tutte piuttosto che scegliere un solo sport?
Ho scelto di praticare questo sport perché si lega molto al mio carattere, ai miei gusti. Fin da piccolo mi è sempre piaciuto praticare tanti sport, avere diverse emozioni dalle diverse discipline e quindi trovare uno sport che comprendesse cose così diverse l’una dall’altra e che sposi esattamente i miei gusti.
Come definiresti la vita di un pentatleta?
Una vita impegnata, prende parecchio tempo della giornata avendo così tante cose da fare e non è facile riuscire ad agganciare tutto il resto ma comunque è la mia passione e non mi pesa particolarmente.
Frequenti la facoltà di Economia e Management. Come riesci a conciliare l’università con le tante ore di allenamento?
Il tempo è poco, però lo sport ti insegna anche la disciplina; riuscire ad organizzarti bene e sicuramente le esperienze nel mondo dello sport ti aiutano a gestire e cercare di fare tutto al meglio.
Sei risoluto nello sport e nello studio, un grande esempio per i ragazzi e le ragazze. Secondo te, quanto è importante essere persone decise e lavorare duro per un obiettivo?
Sicuramente sì, uno sportivo fa quello ed è proprio questo il bello. La cosa più importante dello sport è che ti insegna questi valori, che sono poi fondamentali anche nella vita. Quindi se uno poi riesce a trasferirle in un altro ambito, come quello lavorativo in futuro – che è quello che piacerebbe fare a me – è il massimo.
A livello sportivo, quale è la tua massima ambizione e quanto sei determinato a raggiungerla?
Andare alle Olimpiadi e fare anche dei risultati di rilievo a mondiali ed europei, insomma a gare importanti. E’ sicuramente questo che spinge uno sportivo ad alzarsi tutti i giorni e fare i sacrifici. E’ la determinazione per raggiungere un determinato risultato.
Chi è, nella vita privata, Giorgio? Parlaci del ragazzo al di fuori dall’immagine sportiva.
Un ragazzo semplice, che ha degli obiettivi in testa e fa di tutto per raggiungerli in ambito sportivo e non. Diciamo che, un’altra cosa che insegna lo sport, è amare le piccole cose e riuscire ad apprezzare quelle piccole cose. Mi sembra di essere un po’ un ragazzo che la vede in quel senso lì.
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Progetti futuri?
I miei progetti futuri riguardano le Olimpiadi 2024 di Parigi. Ci sarà poi un cambio del Pentathlon quindi è da vedere come sarà questa nuova disciplina. Però, fin quando mi diverto, mi piace e non ho ancora raggiunto gli obiettivi che mi sono prefissato mi piacerebbe. Vorrei sicuramente continuare la mia carriera sportiva più a lungo possibile fin quando ci saranno i presupposti per farlo e comunque studiando per fare qualcos’altro. Mi piacerebbe in futuro riuscire a divertirmi ed esprimermi al meglio anche in ambito lavorativo più tradizionale.