Secondo gli ultimi dati rilasciati dagli scienziati della NASA, l’innalzamento del livello degli oceani sta purtroppo accelerando.
Gli studi scientifici sulle inondazioni e sull’innalzamento del livello degli oceani, condotti dai ricercatori dell’agenzia spaziale americana, stanno aiutando la comunità internazionale a prepararsi agli effetti disastrosi del cambiamento climatico. Quest’ultimo, a causa dei gas serra rilasciati nell’atmosfera dalle attività umane e dal conseguente aumento della temperatura media, sta purtroppo accelerando lo scioglimento dei ghiacciai ai poli terrestri. Questo processo, a sua volta, sta portando più acqua negli oceani di tutto il mondo, innalzando progressivamente il livello del mare.
Le ultime ricerche dimostrano infatti che gli oceani, a causa delle attività umane, hanno iniziato ad innalzarsi dal XIX secolo, cioè dagli inizi del ‘900. Ciò che sorprende però maggiormente è il fatto che ci siano voluti 90 anni (1902-1992) per aumentare il livello del mare di 10 cm e, successivamente, altri 30 anni (1993-2023) per innalzarlo di altri 10 cm.
Le ultime scoperte della NASA sul livello del mare
Prima di analizzare i dati relativi all’Italia, cerchiamo di capire alcuni segreti del cambiamento climatico e del conseguente innalzamento del livello degli oceani. Negli ultimi 100 anni gli esseri umani hanno bruciato carbone, gas e petrolio, i quali hanno purtroppo generato i famosi gas serra presenti attualmente nell’atmosfera terrestre. Queste particolari sostanze volatili possiamo paragonarle a delle vere e proprie “coperte”, le quali non permettono alla Terra di rilasciare il calore nello Spazio. Oggi, purtroppo, le cosiddette “coperte” stanno diventando sempre più spesse, a causa delle emissioni di CO2 rilasciate quotidianamente dalle attività umane. Cosa comporta allora tutto questo?
Aumentare i gas serra nell’atmosfera terrestre significa accrescere la temperatura media globale, poiché il calore non riesce a sfociare nello Spazio. Di conseguenza, i ghiacciai delle calotte polari iniziano lentamente a sciogliersi e ad innalzare il livello degli oceani. E non solo: quando l’acqua si riscalda, si espande e occupa più spazio, aumentando così il suo livello lungo la costa. Dobbiamo inoltre ricordare che ogni anno perdiamo una quantità enorme di ghiacciai dalle calotte polari della Groenlandia e dell’Antartide, le cui dimensioni equivalgono all’incirca alla città di New York. Secondo gli ultimi studi della NASA, l’attuale accelerazione dell’innalzamento del livello degli oceani creerà enormi problemi a milioni di persone, in particolar modo al 96% dei paesi costieri.
Tutti coloro che vivono a pochi chilometri dalla costa potrebbero quindi affrontare ogni anno mareggiate intense, inondazioni e anche l’intromissione dell’acqua salata nelle falde acquifere. Per quanto riguarda l’Italia, dal 1993 ad oggi il livello del mare è aumentato di 9 cm. La NASA prevede però un ulteriore aumento di 15 cm tra il 2020 e il 2050. Un altro dato molto importante sul nostro paese è quello inerente al superamento del livello minimo dell’acqua alta: tra il 1980 e il 1990 ci sono stati solamente 4 giorni oltre i limiti minimi consentiti, mentre tra il 2005 e il 2015 i giorni sono diventati 10. I dati della NASA sull’Italia li trovate QUI.