Gli ultimi dati provenienti dal supervulcano campano ci dicono che il famoso bradisismo è ancora in atto. Ecco tutti i dettagli.
Sul nostro pianeta ci sono circa 1.500 vulcani potenzialmente attivi, ma solo una decina possono essere considerati dei supervulcani. I più famosi sono quelli del Parco nazionale di Yellowstone (USA), dei Campi Flegrei (Campania, Italia) e del lago Toba (Indonesia). Queste gigantesche strutture geologiche, le cui caldere possono superare i 10 chilometri di diametro, possono scatenare un’eruzione di proporzioni catastrofiche, come è già successo in passato.
I vulcanologi ci ricordano infatti che i supervulcani sono potenzialmente in grado di sprigionare più di 1000 chilometri cubi di magma e, successivamente, di cancellare qualsiasi forma di vita che si trovi nel raggio di migliaia di chilometri. I Campi Flegrei, ad esempio, sono una vasta area vulcanica attiva da oltre 80.000 anni, la cui caldera ha un diametro di 15-18 chilometri.
Campi Flegrei, ecco cosa sta succedendo
Come sappiamo, nell’area vulcanica dei Campi Flegrei è attualmente in atto il famoso bradisismo. Quest’ultimo è un fenomeno legato al vulcanismo, caratterizzato da periodi di “abbassamento” e di “innalzamento” del livello del suolo. Alcuni lo definiscono anche “il respiro del vulcano”, poiché il suolo si sgonfia e si gonfia proprio come fanno i nostri polmoni. Dobbiamo però ricordare che questi processi naturali avvengono con estrema lentezza: si parla di uno spostamento verso l’alto o verso il basso di circa 1 centimetro all’anno. Il bradisismo dei Campi Flegrei, precisamente quello degli ultimi 16 anni, sarebbe invece causato da una possibile risalita di magma, che in questo momento si troverebbe tra i 4 e gli 8 chilometri di profondità.
Mauro Di Vito, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano – durante una recente intervista al quotidiano Il Mattino – ha dichiarato che i dati dell’ultima settimana ci dicono che la deformazione del suolo si sta mantenendo molto bassa. La sismicità è infatti trascurabile, poiché il terremoto più grande ha raggiunto solamente i 2.2 di magnitudo. Tuttavia, la temperatura nella zona dei Pisciarelli-Solfatara e quella dei flussi si sta purtroppo mantenendo alta. Possiamo quindi affermare che la sismicità e il bradisismo, che dal 2005 ad oggi ha sollevato il livello del suolo di 135,5 cm, sono notevolmente diminuiti. Il processo, però, non è affatto terminato, poiché l’energia termica rilasciata è ancora alta.
Questi ultimi dati ci dicono quindi che il bradisismo non si è ancora fermato. Anzi, sta continuando a salire, ma più lentamente rispetto a qualche mese fa. Le prossime settimane saranno decisive per capire il futuro di questo processo naturale, che sta interessando i Campi Flegrei da circa 16 anni.