La segretissima navetta spaziale costruita dalla Boeing, utilizzata dalla US Space Force, sta attualmente conducendo dei test misteriosi.
Lo spazioplano X-37B è senza dubbio uno dei veicoli spaziali senza equipaggio più discussi del decennio, soprattutto perché conduce abitualmente delle lunghissime missioni segrete nell’orbita terrestre. Qual è il suo scopo principale e perché i suoi esperimenti non possono essere rivelati? Queste sono alcune delle domande che milioni di persone si pongono dopo ogni lancio dello spazioplano americano. Come potete immaginare, essendo un veicolo militare, oltre il 90% delle sue missioni deve ovviamente rimanere segreto.
Tuttavia, qualche piccola informazione è comunque trapelata, come ad esempio alcune speciali manovre orbitali che prossimamente eseguirà. Ad ogni modo, si tratta di uno dei veicoli più temuti dalla Cina e dalla Russia, soprattutto perché potrebbe spiarli da un’altissima altitudine e condurre esperimenti militari segreti.
Il test condotto dall’X-37B che rivoluzionerà le missioni spaziali
Prima di descrivere una piccola parte della sua attuale missione, cioè quella annunciata ufficialmente dalla US Space Force, cerchiamo di capire quali siano le caratteristiche principali di questo mini space shuttle. Innanzitutto, è una navetta spaziale non pilotata costruita dalla Boeing, il cui obiettivo è quello di raggiungere l’orbita terrestre, di eseguire esperimenti e di atterrare autonomamente. Il programma prevede inoltre la partecipazione della Forza Spaziale americana (US Space Force), della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) e della NASA. Per quanto riguarda i dati tecnici, l’X-37B ha una lunghezza di 8,9 metri, un’apertura alare di 4,5 metri, un’altezza di 2,9 metri e un peso di circa 5.000 kg.
Dobbiamo inoltre ricordare, che un esemplare di questo misterioso spazioplano si trova in orbita terrestre dal 29 dicembre 2023, cioè da quando fu lanciato da Cape Canaveral con un Falcon Heavy di SpaceX. Fino ad oggi, la US Space Force non ha ancora rivelato il giorno del suo rientro. Tuttavia, se guardiamo le precedenti missioni, ci accorgiamo che l’X-37B ritorna sulla Terra, atterrando al Kennedy Space Center Shuttle Landing Facility, dopo 700-900 giorni. Cosa sta facendo allora nello Spazio questo misterioso veicolo? Come ho scritto precedentemente, è impossibile saperlo con certezza, poiché quasi tutto è coperto dal segreto militare. C’è però un indizio molto importante che può darci qualche informazione in più: il lanciatore utilizzato per portarlo in orbita. In passato, la US Space Force ha infatti utilizzato un Atlas V o un Falcon 9 per inviarlo nello Spazio.
Questa volta, precisamente nella settima missione, ha invece scelto l’attuale razzo più potente al mondo: il lanciatore super-pesante parzialmente riutilizzabile Falcon Heavy di SpaceX. Quest’ultimo, che genera una spinta di 22 meganewton (circa 2,3 milioni kg-forza), ha quindi permesso all’X-37B di raggiungere un’orbita più alta rispetto alle precedenti missioni. Qualche giorno fa, la US Space Force ha inoltre annunciato che il segretissimo spazioplano, attualmente nello Spazio, condurrà una serie di manovre speciali che rivoluzioneranno le future operazioni militari. Per la precisione, il veicolo effettuerà una manovra di aerofrenata (aerobraking), la quale viene spesso utilizzata dalle sonde o dai satelliti delle agenzie spaziali come la NASA.
Si tratta quindi di una tecnica che consentirà alla navicella spaziale di rallentare e di modificare la propria orbita, sfruttando la resistenza dell’atmosfera terrestre. L’obiettivo è quindi quello di modificare la propria posizione orbitale senza consumare il propellente, avvicinandosi all’atmosfera per generare attrito. Questa speciale manovra dimostrerà quindi che l’X-37 è un veicolo spaziale militare innovativo, flessibile e manovrabile.