
Caterina Miglio, nonostante i suoi 91 anni, continua a svolgere il suo lavoro al cinema Nuovo di Borgomanero, una presenza costante accanto al figlio Paolo Bagnati. La signora Miglio, che compirà 92 anni il prossimo agosto, ha una certa difficoltà con le moderne tecnologie utilizzate per la vendita dei biglietti. «È meglio che stia lontana da quelle attrezzature», afferma, indicando il computer per la selezione dei posti. Abitando a Bellinzago, ha trovato conforto nel rimanere al fianco del figlio, piuttosto che restare a casa da sola.
La famiglia Miglio è legata al mondo del cinema da quasi settant’anni. Caterina iniziò la sua carriera come insegnante, ma insieme al marito Lorenzo, scomparso nel 2007, gestì vari locali nella bassa novarese, tra cui Trecate, Cameri, Pernate e Romentino. Nel 1962, la coppia si trasferì in Lombardia e nel 1969 acquisì il cinema Sociale di Borgomanero, prima di spostarsi a metà degli anni ’70.
«Ci furono problemi di agibilità», racconta Paolo, che oggi guida il cinema Nuovo. «Ricordo che ci chiesero sette metri quadrati di parcheggio per ogni posto a sedere, come nei supermercati. Era impossibile per la sede di Corso Roma. Iniziammo i lavori nel 1974 e aprimmo nel 1976». Caterina ricorda quel periodo con un certo timore, poiché il trasferimento a quasi un chilometro dal centro di Borgomanero rappresentava una sfida. «Ora sono quasi 50 anni che siamo qui e lo spazio per le auto è oggi più che necessario», aggiunge.
Un’evoluzione del cinema
Il panorama cinematografico ha subito notevoli trasformazioni nel corso degli anni. Si è passati dalle pellicole tradizionali al formato digitale, e le lunghe code al bancone sono state sostituite dalla comodità della prenotazione online. Con l’avvento delle piattaforme digitali, le presenze nelle sale sono diminuite drasticamente, poiché molti preferiscono restare a casa. Paolo sottolinea che, nonostante le difficoltà, si registrano ancora alcuni sold out, soprattutto per gli eventi teatrali. «Negli anni ’90, per il secondo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Così è la vita”, abbiamo dovuto organizzare una proiezione extra dopo il secondo spettacolo», racconta.
Oggi, il cinema Nuovo non è solo un luogo di proiezione, ma anche uno spazio dedicato ad attività culturali, come cineforum e eventi teatrali. Caterina conserva nella sua memoria un vasto repertorio di immagini legate al cinema: locandine, volti di persone, sogni, risate e lacrime. «Per trovare il mio film preferito bisogna andare molto più indietro, fino a “Via col vento”», ricorda con un velo di nostalgia, evocando ricordi di un’epoca in cui il cinema era il fulcro della socialità e dell’intrattenimento.