
La rassegna cinematografica “Assenza, più acuta presenza” è stata inaugurata nel 2025 dal progetto “Il Cinema della Normale“, in collaborazione con il Cineclub Arsenale. Questo ciclo di proiezioni si propone di esplorare il tema dell’assenza attraverso una selezione di opere significative della storia del cinema. Gli studenti della Scuola Normale hanno scelto dieci film emblematici per stimolare una riflessione collettiva sul significato di ciò che ci manca e su come queste mancanze possano influenzare il nostro modo di vivere e di percepire noi stessi.
Primo appuntamento
Il primo appuntamento è fissato per lunedì 31 marzo 2025, con la proiezione di “La parola ai giurati“, capolavoro diretto da Sidney Lumet. Il film sarà presentato in versione originale con sottotitoli e l’ingresso sarà aperto a tutti, senza alcun costo.
Trama del film
In “La parola ai giurati“, dodici uomini si ritrovano a dover decidere il destino di un giovane accusato di omicidio, in una calda serata estiva a New York. L’imputato, proveniente da un contesto sociale difficile, è sospettato di aver assassinato il padre durante un acceso litigio. Le evidenze sembrano schiaccianti: l’assenza di un alibi, un coltello identico a quello del delitto e due testimoni che affermano di aver assistito all’omicidio. La giuria è quindi chiamata a deliberare se assolvere il ragazzo o condannarlo a una pena capitale.
Riflessioni sul film
Il film di Lumet, attraverso il suo intenso dramma giuridico, invita a riflettere sull’importanza della giustizia e sulla responsabilità individuale all’interno di un sistema collettivo. La rassegna non solo offre un’opportunità di visione di opere cinematografiche di valore, ma si propone anche come un momento di confronto e dialogo tra gli spettatori e il mondo del cinema, ponendo interrogativi sull’assente e sul presente.
Luogo delle proiezioni
Il ciclo di proiezioni si svolgerà presso il Cineclub Arsenale, un luogo simbolo per la diffusione della cultura cinematografica, dove il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in storie che parlano di assenza e presenza in modi affascinanti e profondi. La rassegna rappresenta così un invito a riflettere su come il cinema possa fungere da specchio della società e delle sue complessità.