Un team di ricercatori, dopo aver analizzato i dati dietetici e sanitari di 40.725 persone, ha scoperto un altro segreto del caffè.
Il caffè è senza dubbio una delle bevande più consumate al mondo: ogni giorno, a livello globale, beviamo infatti circa 1,6 miliardi di tazzine di caffè. Tantissime persone lo consumano quotidianamente per affrontare la giornata lavorativa con maggiore energia e determinazione e, soprattutto, per assimilare tutte le sue sostanze benefiche. La caffeina, presente in questa buonissima bevanda, stimola infatti il sistema nervoso centrale, migliorando la concentrazione e le prestazioni cognitive. Il caffè ti aiuta inoltre ad affrontare le giornate impegnative e a ridurre la stanchezza.
Numerosi studi affermano anche che il suo consumo moderato riduce le probabilità di sviluppare malattie neurodegenerative come il Parkinson o l’Alzheimer e le malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Tuttavia, un consumo eccessivo di caffè può causare effetti collaterali, come ad esempio l’ipertensione, l’insonnia, l’ansia o i disturbi gastrici. Un nuovo studio americano ha però scoperto che per ridurre al minimo il rischio di sviluppare determinate malattie, il consumo di caffè dovrebbe essere concentrato in specifiche fasce orarie.
Ecco quando il caffè ci fa bene
Secondo un recente studio pubblicato sull’European Heart Journal, concentrare il consumo di caffè nelle prime ore della giornata potrebbe essere la strategia più efficace per massimizzare i benefici della bevanda. Lu Qi, autore principale della ricerca e professore presso il Dipartimento di Epidemiologia della Tulane University di New Orleans, ha affermato che il suo team ha scoperto che i benefici del caffè cambiano a seconda degli orari in cui lo consumiamo. Questo importantissimo studio scientifico influenzerà sicuramente anche le linee guida dei dietologi, poiché dovranno considerare anche la tempistica del consumo alimentare.
Gli autori dello studio americano sono giunti a queste conclusioni dopo aver studiato i dati dietetici e sanitari di 40.725 persone con un’età pari o superiore a 18 anni, inerenti al periodo 1999-2018. In questi 19 anni, i partecipanti hanno quindi fornito quotidianamente dettagli sulla loro assunzione alimentare, compreso il consumo di caffè (sia con caffeina che decaffeinato) e le fasce orarie in cui lo consumavano. Per la precisione, le finestre temporali includevano tre periodi differenti: mattina (dalle 4:00 alle 11:59), pomeriggio (dalle 12:00 alle 16:59) e sera (dalle 17:00 alle 3:59).
Quali sono allora i risultati di questo studio? I ricercatori hanno quindi scoperto che le persone che bevevano caffè solo al mattino riducevano notevolmente del 16% le probabilità di morire prematuramente per qualsiasi causa nel corso di 9-10 anni. E non solo: avevano anche un 31% di probabilità in meno di sviluppare malattie cardiovascolari, rispetto a chi consumava caffè tutto il giorno. Tuttavia, è importante sottolineare che lo studio scientifico in questione necessita ancora di ulteriori analisi, poiché la scoperta potrebbe essere influenzata da altri fattori esterni, come lo stile di vita e le abitudini alimentari dei partecipanti.