I Whiteshark tornano sulla scena musicale italiana con il singolo Cachet, che rappresenta sicuramente un modo per mostrare a tutti il loro valore artistico. Il brano è un inno alla libertà, alla rivalsa, alla voglia di mostrare la propria musica.
Il duo (formato da Daniele Scavetta – in arte Scave – e Simone Filipazzi – in arte Simoroy – ) ha già alle spalle varie esperienze discografiche. Hanno infatti avuto il loro primo esordio con un EP di 4 tracce dal titolo ‘Quanto basta‘. Sono stati poi pubblicati diversi singoli tra cui ‘Accelera‘ (in collaborazione con il noto rapper Vacca).
Com’è nato il vostro incontro? Quando avete capito che avreste potuto iniziare a collaborare musicalmente?
Scave: Ci siamo incontrati nel 2018 durante un contest live, durante il quale si stavano svolgendo una serie di battaglie di free style. C’era questo ragazzo che mi aveva colpito subito: tra di noi c’è stato subito un feeling. Ci siamo poi incontrati una seconda volta in studio, e lì il feeling è sicuramente aumentato. Abbiamo così deciso di collaborare e, nel nostro piccolo, di creare quello che abbiamo costruito.
Perché vi chiamate Whiteshark (Squalo bianco)? Cosa volete rappresentare con questo nome?
Simoroy: Whiteshark significa appunto Squalo Bianco. Con questo nome, vogliamo comunicare l’importanza di portare a termine gli obiettivi con determinazione. Lui è uno dei predatori più forti e non si volta mai indietro.
Parliamo del vostro ultimo singolo Cachet. Dove nasce l’idea per questo brano e qual è il messaggio principale che volete trasmettere?
Scave: Può sembrare un singolo superficiale, ma in realtà è una metafora che dice esattamente il contrario. Bisogna lottare, credere nei propri sogni e nei propri obiettivi. Nel brano, c’è molto di più del semplice voler fare i soldi: c’è la voglia di rivalsa, il desiderio di far capire alle persone che è il nostro momento.
Parlate soprattutto del vostro desiderio di trasformare questa passione in lavoro vero e proprio. Secondo voi, qual è il segreto per cercare di raggiungere i propri obiettivi? Quali sono le difficoltà che si riscontrano nell’ambito musicale?
Simoroy: Le difficoltà in questo ambito sono sicuramente molte. Secondo me, il segreto è sicuramente quello di fare musica e basta. Bisognerebbe dedicarsi in primis a questo, senza pensare al successo.
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Avete dichiarato che avete fatto riferimento, in questo brano, ad artisti come Fibra, Gué, Grido e Arisa. Come siete riusciti ad unire stili così diversi tra di loro in un unico pezzo?
Scave: Si è occupato Simoroy di quella strofa, ma posso rispondere tranquillamente anche io. Abbiamo sempre condiviso tutto. L’ispirazione è iniziata quasi per caso, e ha avuto inizio con la prima citazione. Abbiamo pensato di giocare su questo, e abbiamo così unito il titolo delle canzoni con i vari artisti.
Quali sono i vostri futuri progetti? Potete anticiparci qualcosa?
Simoroy: Per il momento, abbiamo in programma altri tre – quattro singoli, e poi ne realizzeremo sicuramente un altro. Stiamo inoltre iniziando con i live.
Intervista a cura di Stefania Meneghella