Secondo alcuni esperti, la lunga scia di terremoti a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi potrebbe portare ad un evento catastrofico.
Come sappiamo, il nostro pianeta è purtroppo caratterizzato da innumerevoli luoghi altamente sismici, sui quali le forze tettoniche sprigionano una grande quantità di energia. Tutto questo è infatti causato dallo spostamento e dalla deformazione della crosta terrestre, che quotidianamente si muove sotto i nostri piedi. Il suo lento e progressivo movimento crea inoltre delle fratture nella roccia (precisamente nella crosta terrestre, che è la parte più superficiale del pianeta), dando così vita alle famose faglie.
Queste ultime, che sono sostanzialmente delle “ferite” sulla roccia, ci mostrano quindi il luogo in cui le due masse rocciose si stanno muovendo e frantumando. Sulla Terra ci sono però delle faglie altamente pericolose, le cui rocce frantumate potrebbero creare un catastrofico terremoto.
Gli indizi sui terremoti che spaventano gli scienziati
Una delle faglie più famose e pericolose al mondo è senza dubbio quella di Sant’Andrea (la San Andreas Fault), la cui “ferita” si estende per circa 1.280 chilometri attraverso lo Stato della California. La sua profondità è invece di 16 chilometri. Questa imponente faglia trascorrente, che si trova precisamente nella costa occidentale degli Stati Uniti, potrebbe un giorno generare il temuto “Big One”. Si tratta di un termine giornalistico che indica un possibile futuro terremoto di proporzioni catastrofiche, la cui potenza avrebbe una magnitudo superiore all’ottavo grado Richter. Ricordiamoci che il fortissimo sisma che colpì il Giappone l’11 marzo 2011, che generò uno tsunami con onde fino a 40 metri di altezza, fu di magnitudo 9.1. Ad ogni modo, le città più colpite dal Big One sarebbero Los Angeles e San Francisco, cioè i centri abitati più popolosi degli Stati Uniti.
La prima – secondo gli ultimi dati – ha infatti più di 4 milioni di abitanti, mentre la seconda ne ha quasi 900.000. Ciò che però sta allarmando gli esperti è soprattutto la recente scia di terremoti, che sta colpendo questa particolare zona della California. Nel mese di agosto 2024, secondo l’US Geological Survey, si è infatti verificato un sisma di magnitudo 4.4 a Los Angeles, precisamente nelle vicinanze di Pasadena. Non ha provocato grossi danni, ma ha comunque ricordato alla popolazione l’alto rischio sismico della zona. Circa un mese dopo, cioè a settembre 2024, è purtroppo arrivata un’altra forte scossa di magnitudo 4.7 localizzata a circa 6 km a nord di Malibu, più un’altra di assestamento di magnitudo 3.5. Kate Scharer, che è una geologa e ricercatrice presso lo United States Geological Survey, ha affermato che sotto ogni collina e montagna della California meridionale c’è una faglia attiva.
Queste ultime, in base agli studi geologici, sono pertanto le responsabili dei continui terremoti californiani. La famosa faglia di Sant’Andrea, benché estremamente pericolosa, non sarebbe quindi l’unica presente nello Stato. Altri esperti hanno inoltre ricordato che i terremoti di magnitudo 7 sono altamente probabili in queste località della California. Uno dei sismi più potenti degli ultimi decenni, verificatosi negli USA, è infatti quello del 1994 di magnitudo 6.7. Quest’ultimo, che provocò la morte di decine di persone a Los Angeles, è ricordato come uno dei disastri naturali più grandi della storia americana. Oggi, gli abitanti californiani vivono quindi costantemente con il terrore del Big One, poiché potrebbe scatenarsi in qualsiasi momento.