[easingslider id=”7495″]
Ci sono vari modi per porre rimedio a quello che a primo impatto può sembrare un problema, sopratutto in un’era tecnologica come la nostra, dove ci sono vari mezzi per poter apprendere o comprendere meglio. Sono spesso i più giovani a notare questo tipo di problematica, e allo stesso tempo tante volte cercano di trovare una soluzione. E’ questo il caso di tre ragazzi baresi che hanno cercato di rimediare ad una situazione, cercando di trovare un metodo efficace ma non invasivo. Il castello delle parole è una nuova app per aiutare i bambini a riflettere sul linguaggio e a muovere i primi passi nell’apprendimento della letto-scrittura, attraverso un linguaggio che risulta tecnologico e quindi moderno è più semplice per i bambini poter acquisire e comprendere ulteriori nozioni.
Flick Lab è una startup costituita da tre giovani baresi, vincitori del concorso PIN Pugliesi Innovativi, che hanno realizzato l’ app “Il castello delle parole”, strumento digitale di supporto all’intervento logopedico sui bambini con disturbi del linguaggio. L’evento ha l’obiettivo di presentare la nuova app, partendo dall’esposizione delle caratteristiche dei bambini a cui è rivolta, spiegando l’importanza dell’uso della tecnologia in logopedia e mostrando i dati della sperimentazione clinica.
Il progetto è stato presentato il 26 maggio presso il Fortino di Sant’Antonio e durante il corso dell’evento sono intervenute figure di riferimento come la Dott.ssa Isabella Roppa, logopedista dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari, coinvolta nella fase di sperimentazione dell’app; il Prof. Enrico Savelli, psicologo e docente del Master in tecniche di rieducazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento presso l’Università degli Studi di San Marino e il logopedista e programmatore informatico Dott. Antonio Milanese, e i partecipanti hanno potuto subito provare l’applicazione per poterla testare e dare le loro valutazioni.
<< L’ idea di poter finalmente parlare a tutti della nostra app ci emoziona e ci rende impazienti!>> è il commento di Pietro Fanelli, membro del team Flick Lab e organizzatore dell’evento. La logopedista Chiara Lavopa, responsabile del contenuto dell’app e della sperimentazione con i bambini, aggiunge: <<Quando ho visto i bambini divertirsi durante le sedute, i loro occhi illuminarsi di entusiasmo nel parlare del gioco con i genitori, ho capito che i nostri obiettivi erano raggiunti: con la nostra app i bambini imparano divertendosi!>>. <<Mettere insieme le nostre diversissime competenze non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta e il risultato è stato molto soddisfacente!>> conclude lo sviluppatore Giacomo Pennacchia.
Un app che può avere, quindi, un enorme riscontro, e che può essere un grande aiuto ma anche uno stimolo per i bambini, che riusciranno a essere più consapevoli e potranno apprendere con più facilità.
Articolo realizzato da Manuela Ratti