I Kaufman tornano sulla scena musicale con il nuovo singolo Kylian Mbappé: un brano, questo, che esorcizza la paura del futuro e il tempo che corre inesorabilmente, proprio come fa il noto attaccante del Paris Saint-Germain. Il gruppo ce ne ha parlato in questa intervista.
Com’è nato il vostro incontro? Quando avete capito che avreste potuto lavorare insieme?
Eravamo tutti parte di progetti diversi della scena musicale bresciana; ci siamo trovati e uniti nel 2016 e abbiamo iniziato a lavorare a Belmondo uscito poi nel 2017. Da lì è nata un’amicizia vera.
Parliamo del vostro nuovo brano Kylian Mbappè: dove nasce l’idea per questo singolo?
La canzone è un inno d’amore durante la primavera. Un amore, come è ovvio per la nostra generazione, fatto di alti e bassi, di idee confuse, di pensieri sul futuro e comunque mai semplice o risolto. Quindi c’è da un lato spensieratezza, ma dall’altro una lieve malinconia.
Perché avete deciso di omaggiare questo grande calciatore del Paris Saint Germain? Cosa rappresenta per voi?
Kylian è un’icona collettiva, il calciatore più famoso del mondo ma anche la nuova generazione del calcio, quello di cui tutti i bambini desiderano la maglia. E’ anche quello che ha perso la finale dei mondiali contro Messi. Per noi è un pretesto per raccontare altro, per mescolare faccende di vita privata con il mondo che si muove dietro di noi velocissimo e spesso non riesci nemmeno a stargli dietro.
Come vi siete approcciati a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Il genere che facciamo è sostanzialmente pop con venature cantautoriali. Viene un po’ dai nostri ascolti che mescolano appunto Battisti, Battiato, Dalla al pop moderno, perfino la trap.
Quali sono i vostri futuri progetti? Potete anticiparci qualcosa?
Stiamo lavorando a dei singoli in uscita che poi confluiranno in un disco e contestualmente prepariamo il live che a breve ci vedrà in giro. Non vediamo l’ora.