I Jaspers fanno ritorno nel panorama musicale italiano: lo fanno con un brano davvero originale, e che rispecchia tutta la loro indole artistica. “Rockstar” – questo, il suo titolo – è scritto e prodotto proprio da loro, e va ad esplorare delle sonorità molto più vicine al rock e differenti da quelle che avevano sperimentato finora.
Diventati noti con la trasmissione televisiva Quelli che il Calcio (erano appunto la band ufficiale del tv show), oggi firmano un contratto di management con Sorry Mom! con l’etichetta Be NEXT Music, distribuita da Sony Music Italia. Il singolo anticipa l’uscita dell’album previsto entro la fine dell’anno.
La vostra carriera è iniziata molto tempo fa, e avete all’attivo numerose esperienze musicali. Ma com’è avvenuto il vostro incontro e quando avete capito che avreste potuto diventare una band?
Ci siamo incontrati al CPM di Milano, una scuola di musica fondata da Franco Mussida della PFM. Fabrizio, uno dei due cantanti, voleva creare una band i cui componenti cantassero anche; così si è messo alla ricerca e ci ha trovati uno a uno. Tuttavia, senza rendersene conto, il suo piano di cercare un gruppo vocale era fallito, ma erano nati i Jaspers.
Siete tornati nel panorama musicale con il singolo ‘Rockstar’: dove nasce l’idea per questo nuovo progetto discografico?
Rockstar parla di una serata vissuta senza limiti e carica di promiscuità, durante la quale ognuno di noi può dare libero sfogo alle proprie trasgressioni e segreti più profondi. Il pezzo nasce da un riff di chitarra su cui ciascuno ha messo la propria creatività per contribuire alla creazione del brano ed al sound.
Il brano ha un sound che si discosta da quello che avevate in precedenza. Com’è avvenuto l’approccio a questo nuovo stile musicale?
In realtà siamo sempre stati una band rock. Negli ultimi anni abbiamo fatto una serie di compromessi che hanno permesso di far uscire delle produzioni, da cui oggi ci scostiamo molto artisticamente. Comunque rispetto al rock degli inizi, che era un po’ più rivolto al prog, ora stiamo cercando di mantenere la nostra indole creativa ma in modo più compatto e sintetico.
Qual è il messaggio principale che volete trasmettere con ‘Rockstar’?
Di sentirsi liberi, di lasciarsi andare senza paure. Insomma, un vero e proprio inno alla libertà.
Durante la vostra carriera, avete diviso il palco con numerosi personaggi del mondo musicale. C’è stata una collaborazione che vi è rimasta più nel cuore?
Siamo sempre rimasti colpiti da quanto siano stati gentili e disponibili Luca e Paolo, con cui abbiamo condiviso l’esperienza di “Quelli che il calcio”. Avevano accettato di registrare un pezzo insieme a noi, “L’Happiness”, ed erano anche venuti a cantarlo al release party dell’album al Legend Club di Milano, cosa per niente scontata per un duo abituato ai grandi palchi della televisione.
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Quali sono i vostri futuri progetti?
Tra poco uscirà un nuovo singolo e poi abbiamo già pronti tutti i brani del nostro nuovo album. Dobbiamo solo entrare in studio a registrarli. Ovviamente il tutto condito dai concerti live, che sono la cosa più importante.
Intervista a cura di Stefania Meneghella