Non tutti i cibi sono adatti al congelamento, ecco la lisa di quelli che non devono essere conservati in freezer
Congelare i cibi è un’abitudine che ci fa risparmiare tempo e ci aiuta a non sprecare il cibo. Con l’invenzione del congelatore la gestione della spesa è cambiata molto: le persone si sono abituate a contare su questo metodo di conservazione efficace, ma non solo.
La vita frenetica di tutti noi, ci pota spesso a non avere tanto tempo da dedicare ai fornelli. Ci sono persone che per avere un piatto pronto da gustare in poco tempo, per esempio dopo essere arrivati a casa dal lavoro, si organizzano con largo anticipo, cucinando precedentemente le portate di un’intera settimana, per poi riporle nel congelatore.
Questa risulta essere un’idea furba, ma c’è da mettere in conto che non tutto ciò che possiamo mangiare si può congelare. Alcune sostanze possono non andare d’accordo con l’abbassamento della temperature e a volte può anche risultare pericoloso nutrirsi di un cibo che non dev’essere congelato.
Mai congelare questi cibi: l’elenco
Il congelamento è una pratica utile per conservare i cibi e ridurre gli sprechi però va differenziata dal surgelamento che è un processo industriale e raggiunge temperature molto più basse rispetto ai freezer domestici. Questo a volte può indurre in inganno le massaie che tentano di riprodurre le confezioni che trovano sugli scaffali dei supermercati.
Nel congelamento casalingo, la temperatura arriva circa a -15°C in 24 ore, mentre il surgelamento avviene rapidamente a -80°C, preservando meglio la consistenza degli alimenti. Non tutti gli alimenti sono adatti al congelamento domestico, poiché alcuni perdono consistenza o sapore una volta scongelati. Tra questi ci sono:
– Verdure a foglia verde e altre verdure come sedano, cipolle e pomodori, che diventano molli per via del contenuto d’acqua.
– Uova crude, che scoppiano nel freezer; mentre quelle sode diventano gommose.
– Salse come maionese e ketchup, che perdono consistenza e sapore.
– Patate, che diventano pastose.
– Insaccati, che è meglio conservare sottovuoto.
– Latte e panna, che assumono una consistenza granulosa.
– Formaggi a pasta molle, che subiscono un’alterazione nella consistenza (mentre quelli a pasta dura si possono congelare).
– Pesce non fresco, che deve essere freschissimo e pulito per evitare contaminazioni.
– Alimenti fritti, che perdono croccantezza.
– Frutta ricca di acqua come anguria e melone, che diventano molli (anche se fragole e frutti di bosco si possono congelare per usarli in dolci).
Ovviamente è regola basilare da rispettare assolutamente che gli alimenti scongelati non vanno mai ricongelati e devono essere consumati o eliminati subito.