Al cinema Arlecchino di Milano, domani mattina prende avvio la rassegna dedicata al “cinema misterioso di Fabio Carpi”, con la proiezione di “Le intermittenze del cuore”, arricchita da materiali extra filmici provenienti dall’Archivio fotografico di Cineteca Milano. Questo evento segna un’importante occasione per esplorare l’opera di un regista che ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico italiano.
La rassegna proseguirà lunedì 17 marzo alle 20 con “Quartetto Basileus”, dove i partecipanti potranno assistere a una proiezione arricchita da ulteriori materiali speciali e dalla performance dal vivo del Quartetto Rilke, che eseguirà alcuni brani del repertorio. Fino al 16 marzo, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in cinque film che raccontano la vita e le opere di Fabio Carpi, nato a Milano un secolo fa.
Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano, sottolinea l’importanza del fondo archivistico dedicato a Carpi, donato dallo stesso regista e conservato nell’Archivio storico di Cineteca Milano. Questo fondo rappresenta un affascinante intreccio di materiali filmici e extrafilmici, testimoniando la vivacità intellettuale di un autore complesso e ricco di sfumature. “Il fondo documenta in modo dettagliato l’attività cinematografica di Carpi, con copie personali 35 mm di alcuni suoi film, ma anche la sua produzione letteraria, comprendente volumi a stampa e manoscritti”, spiega Pavesi. Inoltre, il patrimonio include oltre 500 fotografie di scena e materiali legati alla promozione culturale, come le sceneggiature dei radiodrammi, nonché un epistolario vivace con autori di spicco come Italo Calvino.
La rassegna si concluderà domenica 16 marzo alle 11 con la proiezione di “Nel profondo paese straniero”, accompagnata da un estratto di una trasmissione radiofonica in cui Carpi discute della sua collaborazione con Alberto Cavalcanti e del progetto sulle interviste immaginarie. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il programma completo sul sito di Cineteca Milano.