Il telescopio spaziale Hubble, in orbita terrestre dal 1990, ha rilevato delle esplosioni radio brevi e potenti, provenienti dai bracci di cinque galassie a spirale lontane miliardi di anni luce dalla Terra (1 anno luce corrisponde a circa 9.461 miliardi di chilometri).
Questi segnali radio misteriosi, chiamati Fast Radio Burst (FRB), in un millesimo di secondo generano la stessa energia emanata dal Sole in un anno. Gli FRB perdurano meno di un battito di ciglia, perciò gli astronomi hanno difficoltà a rintracciare la loro provenienza.
Il primo Fast Radio Burst (FRB) è stato scoperto il 24 luglio 2001. Negli ultimi 21 anni gli astronomi ne hanno scoperti circa 1.000, ma solo 15 di essi sono stati associati a galassie.
“I nostri risultati sono nuovi ed entusiasmanti. Questa è la prima visualizzazione ad alta risoluzione di una popolazione di FRB, e Hubble le ha localizzate sui bracci a spirale di cinque galassie. La maggior parte di queste galassie ha stelle massicce, relativamente giovani e ancora in formazione”.
Alexandra Mannings dell’Università della California, a Santa Cruz, l’autore principale dello studio
Gli astronomi stanno utilizzando il telescopio spaziale Hubble come un investigatore intergalattico, con l’obiettivo di scovare questi eventi cosmici misteriosi. Sorprendentemente, questi potenti eventi non provengono dalle regioni più luminose delle galassie.
LEGGI ANCHE –> Psyche: rinviata la missione che visiterà un nucleo metallico
Questi indizi aiutano i ricercatori ad escludere alcune ipotesi, come ad esempio la morte di stelle più giovani e massicce, o la fusione di stelle di neutroni. La teoria più plausibile, in questo momento, afferma che i segnali radio FRB nascano dai magnetar.
Un magnetar è una stella di neutroni che possiede un enorme campo magnetico, miliardi di volte quello terrestre, il cui decadimento genera intense ed abbondanti emissioni elettromagnetiche, in particolare raggi X, raggi gamma e (molto raramente) anche radiofrequenze.
“A causa dei loro forti campi magnetici, le magnetar sono piuttosto imprevedibili. In questo caso, si pensa che gli FRB provengano dai bagliori di una giovane magnetar. Le stelle massicce subiscono un’evoluzione stellare e diventano stelle di neutroni, alcune delle quali possono essere fortemente magnetizzate, portando a bagliori e processi magnetici sulle loro superfici, che possono emettere luce radio”.
Wen-fai Fong (Northwestern University, Evanston, Illinois)
LEGGI ANCHE –> NASA: primo reattore nucleare sulla Luna entro il 2030
Sebbene i risultati di Hubble siano entusiasmanti, i ricercatori affermano di aver bisogno di più osservazioni per sviluppare un quadro più definitivo di questi lampi enigmatici.
Per approfondire l’argomento è possibile consultare il sito internet del telescopio spaziale Hubble (Clicca QUI).
Articolo a cura di Fabio Meneghella