Carlo F. Vitrano è uno degli artisti presentati dalla Hoop Music, il primo network nazionale di formazione, promozione e discografico la cui direzione artistica è affidata a Red Canzian e che è gestito dal vocal coach Giancarlo Genise. Il giovane artista ha quindi presentato il suo nuovo singolo Il Gigante, e ce ne ha parlato in questa intervista.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Il mio primo approccio alla musica nasce da molto piccolo; i miei familiari mi hanno sempre fatto ascoltare musica. Mi raccontano infatti che cantavo e ballavo le canzoni di Ricky Martin saltando nella culla. Poi crescendo ho scoperto questa appartenenza al mondo della musica e dello spettacolo in generale, recitando nei teatri da molto piccolo, per poi passare alla danza ed infine in adolescenza al canto. Tutto questo perchè semplicemente all’interno di questi contesti mi sentivo davvero felice e sicuro di me stesso; da lì ho capito che questo mondo era casa mia e non avrei desiderato altro nella mia vita.
Com’è nata invece la tua avventura in Hoop Music e cosa ti sta lasciando più di tutto questa esperienza?
La mia avventura in Hoop nasce grazie al mio insegnante di canto Pietro Lo Piccolo che mi ha proposto di aderire al progetto in piena pandemia. Da come me ne aveva parlato, nutrivo davvero tante aspettative e devo dire che non sono stato affatto deluso. In Hoop sono cresciuto, ho imparato e ho capito a pieno il modo in cui bisogna lavorare per definirsi un Artista a tutti gli effetti. Tutto questo è grazie alla presenza di insegnanti preparati e d’esperienza. Uno degli aspetti che reputo altrettanto importante è la costruzione di legami con gli altri allievi del progetto che hanno accompagnato questa mia esperienza. Questo ha fatto sì che si creasse non solo un clima familiare, ma soprattutto di condivisione, sia a livello di esperienza sia favorendo innumerevoli scambi di idee utili anche alla realizzazione di brani e progetti interni ad Hoop. Tra l’altro è proprio il motto di Hoop stesso, perché “Hoop” è un cerchio dove al suo interno vi è la collaborazione di tutti.
Parliamo del tuo nuovo singolo Il Gigante: dove nasce l’idea per questo brano?
“Il Gigante” nasce in un momento molto particolare e duro della mia vita; avevo da poco scoperto che i medici avevano diagnosticato a mia madre un “male” e non si sapeva se avesse avuto la possibilità di farcela contro di esso. La notizia mi aveva talmente turbato che la mia testa si era affollata di mille pensieri e così, per catalizzare la mia rabbia e la mia paura, decisi insieme ad un mio amico, anche lui provato da una situazione simile, di scrivere questo brano. Il testo infatti parla di questo Gigante, una figura all’apparenza invincibile, che viene sconfitto solo se affrontato, e questo mi è servito come mantra per affrontare il dolore che stavo provando. Il testo è stato scritto anche per tutte quelle persone che come me hanno il proprio Gigante, e ho sentito il bisogno di donare queste parole nella speranza di dargli la forza per sconfiggerlo come ho fatto io. Fortunatamente mia madre ora sta bene, ma ho ancora tanti Giganti da buttare giù. Grazie a questa canzone, ho una forza in più.
Come ti sei approcciato a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Questo genere musicale è nuovo per me, perché principalmente ho sempre cantato pop, rock e pop italiano. Sperimentando e cimentandomi su generi nuovi, devo dire che sto scoprendo una mia nuova identità artistica. Tutto questo grazie anche ai consigli della squadra di produzione di Hoop che mi ha aiutato ad esprimere musicalmente al meglio il brano. Nascendo come cantante pop / pop rock mi sono ispirato principalmente ai cantanti della mia infanzia e, a seguire, dell’adolescenza come Alex Baroni, Francesco Renga, Marco Masini, Cesare Cremonini, Biagio Antonacci e gruppi come Modà, Negramaro, Le Vibrazioni. Questi ultimi influenzano anche il mio modo di cantare. Oltre a loro, grazie anche ai miei genitori, ho ascoltato molto cantautorato italiano come Celentano, i Pooh, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Michele Zarrillo. Come influenze oltreoceano, oltre a gradire il pop americano, sono appassionato di Rock e Pop Rock anni 80 (artisti come Bryan Adams, Phil Collins, Queen).
Il tuo vocal coach è Giancarlo Genise: cosa ti ha insegnato lui più di tutto?
Genise è il nostro Vocal Coach e amministratore di Hoop Music e si occupa principalmente del coordinamento e della supervisione di tutto ciò che accade all’interno dell’intero progetto. Oltre a spronare ognuno di noi, si assicura che portiamo a termine il nostro percorso al meglio delle nostre capacità e di quelle acquisite in Hoop. Genise seleziona in tutta Italia più di 100 Vocal Coach, i quali si occupano della preparazione dell’allievo. Il mio è Pietro Lo Piccolo della provincia di Palermo, e grazie a lui, oltre ad aver scoperto Hoop, ho accresciuto le mie potenzialità canore e il mio approccio alla musica in maniera professionale e a lui va tutta la mia stima e la mia gratitudine. Tuttora continuo la mia preparazione con lui, sotto la supervisione di Genise. Quello che Genise è riuscito a trasmettermi, oltre alla perseveranza e all’aprirmi gli occhi sulle mille sfaccettature del mondo della musica, è il sacrificio e l’impegno che bisogna avere per raggiungere un obiettivo, il mettersi in gioco senza paura e non cedere davanti alle pressioni e soprattutto dare la vita per ciò in cui si crede senza farsi ostacolare dagli altri, mettendo al primo posto se stessi.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Per i miei progetti futuri state tranquilli! Arriverà a breve qualcosa di nuovo, nuovissimi brani che usciranno nel corso di quest’anno che verranno racchiusi in un EP in uscita a fine anno. Vi consiglio inoltre di tenere d’occhio i miei canali social per essere aggiornati sulle novità in arrivo.