La musica è bella perchè racconta di storie, di emozioni, di esperienze, di sensazioni, spesso vissute sulla propria pelle, nelle quali le persone si possono immedesimare. A volte, però, si ascolta musica anche per distrarsi dai problemi e dalle vicissitudini del quotidiano, si ha l’impellente bisogno di staccarsi dal mondo e quasi entrare in un’altra dimensione. Questo può essere fatto ascoltando musica allegra e spensierata, in grado di ricaricarci della giusta energia positiva che ci era necessaria. Portare allegria attraverso la musica è la passione di Havoc & Lawn, due giovani dj reggiani che quest’anno si esibiranno al Nameless Music Festival, per il secondo anno consecutivo. Il duo ha iniziato il suo percorso ispirandosi al sound tipico dell’etichetta Sosumi, caratterizzato da un mix tra jackin house e groove, ma con il tempo Havoc & Lawn hanno deciso di concentrarsi su suoni meno “mainstream”. Di conseguenza la loro musica è maturata, sino ad arrivare al sound di oggi: più underground e dalle sonorità tech house e jackin house, che il duo mischia a un gusto personale il sound old school. Dal 2017 Havoc & Lawn hanno avuto modo di esibirsi su palchi molto ambiti e in occasione di importanti festival come: Federal Music Festival di Brasilia (Brasile), davanti a un pubblico di oltre 15000 persone, Cocoricò di Riccione, MainStage di Nameless Music Festival e ADE, Amsterdam Dance Events, dove hanno suonato durante il party di Kryder. Ad oggi, Havoc & Lawn sono dj resident di Habitat, ciclo di serate organizzate presso Italghisa, storica discoteca di Reggio Emilia.
Lasciamo la parola ad Havoc & Lawn con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.
D: Come nasce la vostra passione per la musica?
R: Per Riccardo la passione nasce grazie al nonno, jazzista di professione mentre per me, Simone- Lawn la passione nasce ascoltando tanta musica e con il pensiero di trasmettere attraverso essa.
D: Quando decidete di unirvi e perché avete scelto questo nome per il vostro duo?
R: Nel 2014 dopo aver lavorato insieme su una prima traccia abbiamo deciso di provare a perseguire questa strada insieme. Il nome nasce proprio in quell’anno, quando al momento della prima release non sapevamo ancora come chiamarci e quindi abbiamo unito Havoc, la prima parola in inglese imparata da Riccardo, a Lawn, la traduzione del cognome del mio cognome (Simone).
D: Cosa ha rappresentato per voi essere conosciuti da grandi star della musica come David Guetta e Bob Sinclair grazie al brano “Jackin”?
R: È stata un’emozione unica, essere supportati o addirittura ricevere complimenti da artisti del genere è una soddisfazione impagabile.
D: C’è un vostro brano al quale siete più legati? Perché?
R:Siamo molto legati a “Jackin” perché ci ha aiutato ad emergere ed ha ricevuto un grande numero di supporti. Un’altra traccia molto importante è stata “Windmills” con Rocket Pengwin, per noi è stata la prima traccia con un cantato ed è entrata in rotazione in tutte le migliori radio italiane.
D: Come descrivereste la vostra musica a chi non la conosce? Cosa vorreste trasmettere al pubblico?
R:Non è facile far capire a chi non conosce il genere cosa facciamo, ciò che cerchiamo di dire è che facciamo musica divertente, che fa ballare e allo stesso tempo cantare. Durante i nostri set cerchiamo sempre di far divertire il pubblico e farli “estraniare” dal mondo esterno.
D: Avete partecipato a numerosi eventi importanti per il vostro ambito musicale, sia in Italia che all’estero. Com’è stato per voi calcare questi palchi?
R: Ogni volta che saliamo su un palco, grande o piccolo, vicino o lontano da casa, è sempre una grande emozione e cerchiamo sempre di dare il meglio.
D: Come pensate la musica vi abbia fatto crescere in questi anni?
R: La musica è uno strumento fondamentale per la crescita e per diventare più maturi, a noi ha aiutato in primis collaborando con persone all’estero e facendoci affacciare ad un mondo che per noi era completamente nuovo.
D: Cosa rappresenta ad oggi la musica per voi?
R:Al momento è una grande passione e stiamo cercando di trasformarla nel nostro lavoro a tempo pieno.
D: Avete raggiunto numerosi traguardi. Avete qualche sogno da dover realizzare?
R: Siamo molto soddisfatti del percorso fino ad ora ma, citando il nostro compaesano Ligabue, il meglio deve ancora venire. Sicuramente il nostro sogno è quello di riuscire ad arrivare a fare di questa passione un lavoro e girare il mondo grazie alla musica.
D:Quali sono i vostri futuri progetti?
R: Abbiamo varie release in arrivo, molta musica e continueremo con il nostro progetto Habitat, un format di serate che stiamo sviluppando in quel di Reggio Emilia.
Ringraziamo Havoc & Lawn per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e sorprendersi.
Intervista realizzata da Manuela Ratti