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Con un forte spirito di innovazione e passione per il Cinema, la Giuria del 75° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, presieduta da Todd Haynes, ha riconosciuto le opere più significative presentate durante questa edizione. Il premio più prestigioso, l’Orso d’Oro, è stato attribuito a ‘Drømmer’ (Dreams), diretto dal norvegese Dag Johan Haugerud e prodotto da Yngve Sæther e Hege Hauff Hvattum. Questo riconoscimento evidenzia l’impegno narrativo e stilistico di un cineasta che conclude con questo film una trilogia già apprezzata sia a Berlino che a Venezia. L’Orso d’Oro rappresenta una riconciliazione con il Cinema, offrendo uno sguardo penetrante su un presente complesso, in cui tre generazioni di donne raccontano il cambiamento ineluttabile della nostra società.
Premi significativi e opere premiate
L’Orso d’Argento per il Gran Premio della Giuria è stato conferito a ‘O último azul’ (The Blue Trail), un’opera del regista e artista visivo brasiliano Gabriel Mascaro. Questo film narra la storia di un’operaia licenziata per motivi legati all’età, costretta a vivere in un ospizio, e celebra l’immagine cinematografica come strumento di narrazione. Il film che ha attirato l’attenzione come favorito, ‘El mensaje’ (The Message) dell’argentino Iván Fund, ha ricevuto l’Orso d’Argento – Premio della Giuria, evidenziando il coraggio di scegliere il bianco e nero e un approccio narrativo che sfida le convenzioni temporali, riscontrando una certa difficoltà tra il pubblico abituato ai serial e a Netflix. Questa pellicola, che esplora temi di povertà e magia, si distacca dalle tradizionali narrazioni neorealiste, lasciando un segno profondo.
Riconoscimenti per regia e interpretazione
Il premio per la miglior regia è andato a Huo Meng per ‘Sheng xi zhi di’ (Living the Land), un film che riflette sulla memoria di un mondo contadino in via di estinzione, presentando una toccante elegia su come eravamo. La scelta di non assegnare un premio separato per il miglior attore e miglior attrice ha portato a un compromesso significativo: l’Orso d’Argento per la migliore interpretazione protagonista è stato conferito a Rose Byrne per ‘If I Had Legs I’d Kick You’, un film in cui l’attrice dimostra la sua versatilità interpretando una donna in preda a una crisi di nervi.
Premi per le interpretazioni non protagoniste e sceneggiatura
Nell’ambito delle interpretazioni non protagoniste, l’Orso d’Argento è stato assegnato a Andrew Scott per ‘Blue Moon’ di Richard Linklater, dove interpreta il musicista Richard Rodgers, affiancato dal librettista Larry Hart, interpretato da Ethan Hawke. Nonostante la parte non fosse di grande rilievo, il riconoscimento è significativo. L’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura è andato a Radu Jude per ‘Kontinental ’25’, un’opera che porta il classico ‘Delitto e Castigo’ di Dostoevskij nel contesto contemporaneo, girata con un iPhone. Un ulteriore Orso d’Argento è stato assegnato per l’eccezionale contributo artistico al team creativo di ‘La Tour de Glace’ (The Ice Tower) di Lucile Hadžihalilović, un film che rischiava di passare inosservato, ma che si distingue come una favola antica reinterpretata in chiave moderna. Un’opera che celebra il Cinema nella sua forma più pura, e che ha meritato di essere premiata a Berlino.