Giuseppe De Domenico torna in tv con la nuova serie Bang Bang Baby, che viene trasmessa su Prime Video e che sta già ottenendo un grandissimo successo. Con alle spalle numerose esperienze cinematografiche e televisive, l’attore ha fatto ritorno nel piccolo schermo mostrando ancora una volta il suo grande talento e le sue – innate – capacità recitative. Ha così accettato di incontrarci, e ci ha parlato del suo mondo fatto di sogni e progetti.
Come nasce il tuo primo approccio alla recitazione? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?
È nato in casa; ho infatti iniziato a fare teatro con mio padre a Messina. Frequentavo inoltre – nel periodo liceale – una compagnia teatrale. Io vengo dal teatro e, quando ero a Messina, ho realizzato un po’ tutti i lavori che riguardano il palco: assistente luci, costumi, assistente alla regia. Banalmente e con grande senso di sfida, ero all’epoca in competizione con un altro ragazzo che si era iscritto all’Accademia del Cinema di Roma. Ho così deciso di provarci anche io: non è mai stato qualcosa di premeditato.
Parliamo della serie tv Bang Bang Baby, in onda su Prime Video. Cos’ha rappresentato per te questo importante progetto?
E’ stata innanzitutto una grandissima sfida attoriale; ero incuriosito e orgoglioso di raccontare un personaggio che avesse caratteristiche diverse. E’ stato per me molto bello cimentarmi nell’interpretazione degli anni ’80, soprattutto con questo cast e con questa produzione.
Interpreti il personaggio di Rocco: quanto c’è di te in lui e cosa ti ha insegnato più di tutto?
Mi ha insegnato soprattutto la leggerezza, il senso di gioco in assoluto. Per interpretarlo mi sono ispirato a un mio compagno di liceo, in modo da poter realizzare qualcosa che avesse un senso per me.
Secondo te, qual è il messaggio principale che questa serie vuole trasmettere? Pensi che possa esserci una seconda stagione?
Vuole innanzitutto raccontare un percorso di formazione di una giovane ragazza che si trova in piena adolescenza, e che vuole affrontare qualcosa fuori dall’ordinario. La domanda chiave della serie è: “Fin dove ti spingeresti per amore?“. Queste parole rappresentano il principio di questo progetto. Fin dove una persona potrebbe arrivare, se ci sono in gioco i propri sentimenti? Secondo me, è fattibile che ci sia una seconda stagione. I messaggi che ci arrivano sono tantissimi, e la gente sta apprezzando questo prodotto (che sembra più internazionale che italiano).
Hai lavorato con un cast eccezionale fatto di grandi attori. Com’è stato collaborare con loro e cosa ti hanno insegnato professionalmente parlato?
Ho un rapporto stupendo con Giannini; quando ci sentiamo scherzo sempre con lui e lo chiamo Big Brother. Abbiamo avuto modo di confrontarci fuori dal set: mi ha raccontato un sacco di cose, e anche la vita lavorativa di tutti i giorni. E’ sempre disponibile ad ascoltarmi. Ho inoltre una grande stima di Antonio Gerardi e Lucia Mascino, e ho un rapporto davvero speciale con Dora Romano.
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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Non ho nulla di ufficiale al momento, ci sono diverse possibilità. Tornerò probabilmente a teatro, adesso sto vivendo a Londra. Mi piace mettermi in discussione anche fuori dai nostri confini; sono consapevole di essere all’inizio della mia carriera e di aver tanto da apprendere e da imparare.
Intervista a cura di Stefania Meneghella