A soli vent’anni debutta in serie A con la Roma CF. Successivamente, dopo una lunga serie di goals e una carriera nel calcio femminile, il passaggio al beach soccer. Vince la Coppa Italia con il Cagliari e passa quest’anno alla U.S. Salernitana 1919. Giulia Olivieri si racconta tra passato, presente e futuro.
Ciao Giulia, come è stato cambiare sport e passare dal calcio al beach soccer?
Non è un cambiare sport ma avere la possibilità di praticarli entrambi. Durante l’anno gioco calcio ad 11, e da qualche anno mi sono avvicinata al mondo del beach soccer, che pratico in estate. Ho iniziato nel 2019 con la Lokrians partecipando all’ EuroWinners Cup, arrivando tra le 4 squadre migliori d’Europa. Dal 2020 al 2022 ho indossato la maglia del Pavia e con questa stessa maglia nel 2022 siamo arrivate seconde sia in Coppa Italia sia nel campionato italiano. Quest’anno ho indossato la maglia del Cagliari, abbiamo vito la Coppa Italia e siamo arrivate alla finale scudetto. Dal 2022 faccio parte della Nazionale Femminile di beach soccer e siamo vice campionesse d’Europa.
Quali differenze tecniche ci sono tra i due?
Le prime differenze significative sono sicuramente le dimensioni ed il terreno di gioco. Secondo me il beach soccer è un gioco più spettacolare, dinamico e divertente anche da guardare, fatto di tanti gesti tecnici acrobatici come ad esempio la rovesciata.
Hai segnato il primo goal della storia della squadra del Cagliari Beach Soccer. Raccontaci come hai vissuto quel momento.
Si ho avuto il privilegio di segnare il primo goal storico del Cagliari femminile. E’ stato contro il Genova nel primo turno di Coppa Italia. Ho segnato di testa dopo una bella azione del capitano Privitera. Solo a fine gara ho realizzato ciò e ne sono stata contenta in quanto ho lasciato il segno anche in quest’avventura, da poter così far ricordare di me.
Che ricordi hai della Roma CF?
Con la Roma C.F. inizia il mio sogno di diventare calciatrice, ho tantissimi ricordi legati a quegli anni trascorsi lì, dalle persone che ho avuto il piacere di conoscere, i mister che mi hanno insegnato tanto, la vittoria del campionato di A2, il mio primo campionato in serie A, il mio primo goal in massima serie contro l’ACF Milan.
Hai segnato tantissime reti nella tua carriera in entrambi i campi. Quale è stata la più emozionante?
Segnare per me è sempre un’emozione nuova e diversa. L’emozione principale è quella di festeggiare quel goal e vedere gioire insieme a me compagne e tifosi.
Cosa ti aspetti ora da questa nuova avventura con la Salernitana?
Ho chiuso un vecchio percorso per intraprenderne uno nuovo e più stimolante adatto al mio modo di vedere e fare sport ed ai miei principi. Sarà come ripartire da capo con un nuovo gruppo e nuovi obiettivi, fatto sicuramente di difficoltà e ostacoli da superare ma non mi spaventa. Avrò il piacere di lavorare con molte giovani atlete, sperando di trasmettere loro un po’ della mia esperienza aiutandole nel loro percorso di crescita calcistica.