La sua tecnica di preparazione atletica della boxe lo vede protagonista nel mondo sportivo, tanto da lavorare al fianco dei nomi più importanti del calcio di serie A. Risponde alle nostre domande il trainer Gianluca Zoppi, in pole position nel panorama agonistico italiano.
Ciao Gianluca, puoi raccontarci in cosa si differenzia il tuo metodo di allenamento dagli altri e quali benefici si ottengono nel praticarlo?
Il mio metodo di allenamento consiste principalmente nella preparazione pugilistica, essendo una delle più complete tra tutti gli sport. Richiede infatti – nello specifico – molto allentamento ma anche rapidità, coordinazione, prontezza di esecuzione e soprattutto concentrazione (un aspetto fondamentale per allenare anche la mente). La preparazione atletica del pugilato aiuta ad acquisire e migliorare la velocità, la reattività, il fiato e i riflessi. Io faccio un lavoro di coordinazione fisica e mentale, ma anche di concentrazione e applicazione. Seguendo esercizi propedeutici con metodologie innovative ed efficaci, vado ad aumentare l’autostima e la sicurezza nei loro mezzi.
Come è nata la tua passione per questo tipo di lavoro e che soddisfazioni ti dà?
Il mio percorso professionale nasce fondamentalmente dalla devozione e passione per lo sport. Ho iniziato un lungo percorso formativo in primis come Personal Trainer fitness, e poi come istruttore di Pugilato, e ho seguito un iter che mi ha permesso di arrivare alla qualifica di Tecnico Sportivo CONI della Federazione Pugilistica Italiana. La mia soddisfazione è sempre il fatto di essere contattato – tramite il passaparola – dai professionisti; in tutti questi anni ho allenato moltissimi giocatori.
Il calciatore più in gamba con cui hai lavorato?
Ne ho allenati tanti ma uno dei più in gamba è sicuramente Keita Balde, un grandissimo Atleta. Alla fine del Campionato 2021, mi chiese di allenarsi con me e facemmo il ritiro insieme. Quando Keita approdò al Cagliari, risultò uno dei migliori test fisici e ricevette i migliori complimenti. Per ognuno di loro organizzo una sessione di workout fatto su misura, in basse alle proprie caratteristiche ed esigenze, senza mai sovraccaricarli e attenendomi scrupolosamente ai programmi di allenamento con le loro società calcistiche. I miei allenamenti sono infatti integrativi e vengono spesso eseguiti durante le pause o alla fine del Campionato. Con un Atleta professionista, si parte da un percorso che prevede diversi allenamenti e si cerca di trasmettergli sicurezza e autostima. Il pugilato è ad esempio uno sport in cui è importante trasmettere diverse emozioni e sensazioni, dato che acquisire autostima porta dei benefici anche in campo. L’aspetto mentale è basilare, la testa è tutto. Un trainer deve riuscire ad incidere anche sotto l’aspetto psicologico.
Cosa ti è rimasto impresso dell’incontro con Cristiano Ronaldo?
Quello che più mi è rimasto impresso è stata la sua disponibilità nei miei confronti. Ho avuto la fortuna e la possibilità di avvicinarlo, e non solo. Grazie alla Noble Art, ci sono riuscito. Ronaldo è molto appassionato della Boxe e, quando gli dissero che io ero un Tecnico Istruttore Federale, mi concesse un incontro scambiando due parole e qualche figura di pugilato. Ho anche ricevuto la sua maglia autografata.
Tre motivi per scegliere la tua tecnica.
Il benessere (garantisce una tonificazione muscolare e un dimagrimento), la sicurezza (con l’aumento dell’autostima fisica e mentale) e infine la salute (il mio è un allenamento cardiovascolare che è un vero toccasana per il fisico).
Progetti futuri?
Al momento preferisco vivermi il presente e non crearmi aspettative. Poi si vedrà…