Gianluca Grignani (kosmomagazine.it)
Gianluca Grignani torna sul palco dell’Ariston con il brano Quando ti manca il fiato, le cui parole hanno già fatto commuovere il grande pubblico italiano. “Una vita lontana da un figlio, per un padre è una vita fatta di sensi di colpa“, dice il cantante riferendosi al singolo che ha dedicato a suo padre. Questa canzone – continua – è una scusa per dire a colui che l’ha messo al mondo quello che pensa di lui. “Grazie papà perché imparo e non condanno“, conclude Grignani, “mi hai permesso di dare una coscienza a secoli di sensi di colpa“.
L’attesa per il Festival di Sanremo è – ogni anno sempre di più – un’attesa fatta di piccoli piaceri che anticipano un brivido che è solo di quel palco, e un brivido che entra in ogni casa per assaporare – anche solo per piccoli istanti – la magia e il miracolo della Musica. Gianluca Grignani sarà quest’anno un tassello del meraviglioso puzzle che è Sanremo: lo abbiamo incontrato e ci ha risposto ad alcune semplici domande, sempre con la sua solita sensibilità e con le sue frasi semplici ma profonde.
“Sono l’uomo che volevo essere da bambino”, hai detto in occasione dei tuoi 50 anni. Se ti capitasse di incontrare il Gianluca bambino, cosa pensi che direbbe dell’uomo e del musicista che sei diventato oggi?
Ho vissuto tante esperienze in questi 50 anni ma mi sento un uomo ancora con la faccia da bambino. Sono quello che avrei voluto essere.
A breve salirai sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo 2023: un palco su cui ti sei esibito varie volte nel corso della tua carriera. Quali sono le tue aspettative in merito a questa edizione? Quanto si è evoluta la tua musica dai tuoi primi debutti su quel palcoscenico?
La mia musica si è sempre più singolare e personale, ha una radice blues ed è ricca di contaminazioni. I miei testi diventano sempre più pieni. Questa è la canzone giusta al momento giusto per me.
Il tuo ritorno all’Ariston avverrà con un brano commovente, ‘Quando ti manca il fiato’. È una canzone che parla di un coraggio che è stato soprattutto il tuo. Cosa rappresenta per te questo brano e quale sarà secondo te la reazione del pubblico?
È una canzone nata tanti anni fa che ora è diventata quello che volevo diventasse. Non ha una morale, ma mi rappresenta e credo che possa rappresentare ognuno di noi, molti hanno vissuto un momento in cui “manca il fiato” ma poi hanno avuto la forza di ripartire.