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“Flee” al cinema dal 10 marzo 2022

In uscita in tutte le sale dal 10 marzo “Flee”, il rullino di Jonas Poher Rasmussen. Di fatto un film di animazione ed allo stesso tempo drammatico del 2021.

“Flee”: recensione

Nel docufilm di Jonas Poher Rasmussen, “Flee” racconta la storia drammatica e d’animazione di un rifugiato afghano, alla ricerca disperata di salvezza. Un viaggio dove il protagonista Amin tenta in ogni modo di trovare l’accoglienza, in un paese estero. Una narrazione ricca di suspense e colpi di scena, in cui il regista danese pone in rilievo i tristi ricordi dell’afghano con l’impronta di un documentario. All’inizio della pellicola, il protagonista si rivolge al regista per raccontare la propria storia ed ecco la sottigliezza che arriva al pubblico già dalle prime scene del film. Di fatto, un’opera che incentra l’attenzione sulla natura delle percezioni dei telespettatori, in quanto in primis emerge la realtà soggettiva. Nelle illustrazioni l’animazione provvede a mostrare con un ordine sequenziale la realtà di Amin, tra le esagerazioni spaziali e la memoria del suo passato. Il rullino racconta il periodo della fine degli anni Ottanta, durante la guerra afghano – sovietica. In tale ambientazione storica, il regista narra la situazione bellica drammatica dei rifugiati che scappano dalla loro terra di origine. Da qui Amin fugge dal paese natale con la madre ed i fratelli in Russia, dopo la caduta del Comunismo. Poi il protagonista ed i parenti devono fuggire di nuovo verso l’Europa occidentale, in quanto area più sicura rispetto alla Russia. “Flee” è una coproduzione tra Norvegia, Svezia, Danimarca e Francia con la collaborazione di diverse società come: Son Creature, Vivement Lundi, Most Film, Mer Film, Vice Studios e la produzione esecutiva di Left Handed Films. Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti, come: le candidature Oscar 2022 come miglior documentario, film d’animazione (anche il Golden Globe 22 ed i premi Bafta 22) ed in lingua straniera.

“Flee”: trama

Amin è un uomo quasi quarantenne, fuggito da Kabul in giovinezza per rifugiarsi a Copenaghen. Nel tempo Amin diviene un illustre accademico ed incontra l’amore della sua vita che vorrebbe sposare, con il suo passato da rifugiato che nasconde. L’uomo non rivela a nessuno la sua verità, per paura di pregiudizi e critiche. Tuttavia, un giorno Amin decide di confessare il suo segreto al migliore amico, per la necessità di confrontarsi con il triste passato.  

Il cast

Tra gli attori che recitano nel film, vi sono: Fardin Mijdzadeh (Amin), Belal Faiz (Saif), Zahra Mehrwarz (Fahima, Georg Jagunov (il trafficante), Daniel Karimyar (Amin a 9/11 anni), Milad Eskandari (Saif a 8 anni), Elaha Faiz (Fahima a 13/18 anni), Zahra Mehrwarz (Fahima a 28 anni), Sadia Faiz (Sabia a 16/26 anni), Georg Jagunov, Rashid Aitouganov.

                                                                                 Articolo a cura di Elena Canini

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Stefania Meneghella