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Della crescente tendenza alla “festivalizzazione permanente” si è già discusso, ma il panorama dei festival bizzarri continua a evolversi. La Corea del Sud presenta il Festival del Fango, mentre il Polesine risponde con il Festival del Biometano. In Giappone si celebra il Festival del Pene, mentre Milano si limita a quello del Sake. Non mancano nemmeno le nuove proposte della modernità, come i festival dedicati ai podcast, ai meme (già quattro edizioni a Torino) e all’intelligenza artificiale, quest’ultimo in corso a Milano e già capace di un lancio record, grazie al supporto di Trump.
Il settore cinematografico e i festival in italia
Il settore cinematografico si distingue come il più prolifico in termini di festival, e l’Italia vanta una tradizione ricca di manifestazioni filmiche, iniziata con il primo festival al mondo a Venezia nel 1932. Nel nostro paese si svolgono festival di grande prestigio, frequentati da cineasti, celebrità e politici, ma anche eventi più intimi in località isolate, dove funzionari locali premiano attori meno noti. Esistono anche festival di ricerca, con un pubblico limitato composto principalmente da critici e studenti. Tuttavia, c’è un altro tipo di festival che, pur non ricevendo molta attenzione dai media, riesce a catturare l’interesse di un pubblico più ampio.
Il festival see you sound
Un esempio è il See You Sound, festival del cinema musicale giunto alla sua undicesima edizione, che si sta svolgendo a Torino. I film a tema musicale hanno dimostrato di essere un successo al botteghino, spaziando dai rockumentary degli anni ’60 su Bob Dylan e gli Stones fino al recente A Complete Unknown. Questi film, spesso incentrati su biografie affascinanti, attraggono sia i fan della musica che gli amanti del cinema.
Successo e atmosfera del festival
Il See You Sound si è dimostrato un evento di successo, come testimoniano le sale gremite nei giorni scorsi. Non solo cinefili, ma anche appassionati di rock alternativo, pop femminista, jazz antirazzista e rap romantico hanno affollato le proiezioni, spesso accompagnate da esibizioni dal vivo. Artisti come Mauro Giovanardi dei La Crus e Tormento hanno intrattenuto il pubblico, mentre i Gaznevada hanno portato il loro stile unico. Queste performance dal vivo offrono un’esperienza che le piattaforme digitali non possono replicare, trasformando il cinema in un concerto immersivo. Nonostante le limitazioni di budget, il festival, curato da un gruppo di appassionati, continua a sorprendere con proposte variegate e interessanti, con eventi che si svolgono anche in altre città italiane.
Documentari e narrazioni
Tra i film presentati, spicca il documentario Blur: To the End, che documenta la reunion di Damon Albarn e dei suoi compagni dopo dieci anni di silenzio. Come afferma il frontman, “le relazioni a lungo termine sono un lavoro dannatamente duro”. Il film non solo celebra il ritorno della band, ma esplora anche le sfide che affrontano, mostrando il backstage e il fascino del tempo che cambia i nostri idoli musicali. Questo mix di nostalgia e realtà offre uno sguardo profondo su come la musica e le relazioni evolvono nel tempo.
Proposte interessanti del festival
Un’altra interessante proposta del festival è il documentario Uzeda – Do It Yourself, che racconta la storia della rock band catanese Uzeda, nota per la sua connessione con il produttore Steve Albini. La regista Maria Arena ha seguito la band per anni e il suo film riflette l’energia e la perseveranza degli Uzeda, che continuano a suonare nonostante le sfide della vita quotidiana. La narrazione riesce a catturare l’essenza di una band che, pur essendo più conosciuta all’estero, mantiene viva la propria passione per la musica.
Film meno riusciti e comunità
Tuttavia, non tutti i film presentati sono all’altezza delle aspettative. Alcuni, come il documentario sulle origini del rap romagnolo Booliron, mostrano una scrittura poco incisiva e una narrazione confusa. Altri, come il racconto dei Gaznevada, pur avendo un inizio promettente, non riescono a mantenere il ritmo. Anche se questi film meno riusciti possono deludere, contribuiscono comunque a creare un senso di comunità attorno al festival.
Un evento di celebrazione
Il See You Sound 2025 si presenta come un evento che celebra la musica e il cinema, creando un’atmosfera di connessione culturale e sociale. La varietà di generi e generazioni presenti al festival dimostra che la passione per la musica e il cinema continua a unire le persone, rendendo ogni festival un’esperienza unica e coinvolgente.