
Il 19 marzo segna una data significativa in Italia, poiché si celebra la Festa del papà. In questa occasione, si tende a onorare le figure paterne che incarnano valori di amore e protezione. Tuttavia, il mondo del cinema offre anche una galleria di padri che, per vari motivi, non meritano di essere celebrati. Questo articolo si propone di esplorare i padri più discutibili della storia cinematografica, figure che, per le loro azioni o comportamenti, sono diventati simboli di ciò che un genitore non dovrebbe mai essere.
Darth Vader, il padre oscuro della saga di star wars
Nel film L’Impero colpisce ancora, datato 1980, il personaggio di Darth Vader si rivela essere uno dei padri più iconici e temuti del cinema. La sua affermazione “Io sono tuo padre” ha segnato un punto di svolta nella storia della cinematografia e ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura pop. La complessità del suo personaggio, che alterna momenti di crudele antagonismo e un legame profondo con suo figlio, Luke Skywalker, lo rende un esempio di padre problematico. La sua figura incarna la lotta tra il bene e il male, rappresentando un genitore che, pur avendo la capacità di amore, è consumato dalla sua oscurità e dalla ricerca di potere.
Royal Tenenbaum, il padre inetto de I tenenbaum (2001)
Nella commedia drammatica I Tenenbaum, diretta da Wes Anderson, il personaggio di Royal Tenenbaum, interpretato da Gene Hackman, è un esempio di padre che ha fallito nel suo ruolo. Royal cerca di riconciliarsi con i suoi figli, Gwyneth Paltrow, Ben Stiller e Luke Wilson, ma lo fa in modo inadeguato, simulando di essere malato terminale. La sua incapacità di affrontare le proprie responsabilità e il suo egoismo lo rendono un padre che non riesce a guadagnarsi il rispetto e l’affetto dei suoi figli.
Jack Torrance, il padre psicopatico in shining (1980)
Nel capolavoro horror Shining, diretto da Stanley Kubrick, Jack Torrance, interpretato da Jack Nicholson, rappresenta un padre in preda alla follia. La sua discesa nell’oscurità culmina in una delle scene più spaventose del cinema, in cui insegue il figlio Danny con un’ascia. Questo personaggio incarna il terrore e la violenza, mostrando come un padre possa diventare una minaccia mortale per la propria famiglia.
Dwight Hansen, il padre dispotico in voglia di ricominciare (1993)
Il film Voglia di ricominciare, basato sulla vita di Tobias Wolff, vede Robert De Niro nel ruolo di Dwight Hansen, un patrigno abusivo e autoritario. Dwight esercita un controllo oppressivo su Tobias, interpretato da Leonardo DiCaprio, infliggendo abusi verbali e fisici. La sua figura rappresenta un esempio di come l’abuso di potere possa avere effetti devastanti sulla vita di un giovane.
Norman Osborn, il padre villain in spider-man (2002)
Nel film Spider-Man, diretto da Sam Raimi, Norman Osborn, interpretato da Willem Dafoe, è un padre sociopatico che non esita a mettere in pericolo la vita di suo figlio Harry. La sua trasformazione nel villain Green Goblin lo porta a compiere azioni violente e manipolative, rendendolo un esempio di come l’ambizione e la follia possano corrompere un legame familiare.
Humbert Humbert, il patrigno abusivo di lolita (1962)
Nel controverso film Lolita, diretto da Stanley Kubrick, Humbert Humbert, interpretato da James Mason, rappresenta un esempio di padre abusivo. La sua ossessione per la giovane Lolita lo porta a compiere atti inaccettabili, mostrando come la figura paterna possa essere distorta da desideri malati e comportamenti predatori.
Il dottor male, il padre vessatorio in austin powers: il controspione (1997)
In Austin Powers: Il controspione, il personaggio del dottor Male, interpretato da Mike Myers, è un padre che non esita a sminuire il proprio figlio Scott, interpretato da Seth Green. Il suo atteggiamento critico e le sue aspettative irrealistiche creano un rapporto conflittuale e disfunzionale, evidenziando come la pressione e le aspettative possano danneggiare i legami familiari.
Robin Ramzinski, il padre assente in the wrestler (2008)
Nel film The Wrestler, diretto da Darren Aronofsky, Randy “The Ram” Robinson, interpretato da Mickey Rourke, cerca di ristabilire un rapporto con sua figlia, Evan Rachel Wood. Tuttavia, la sua carriera nel wrestling e le sue dipendenze lo portano a trascurarla, rappresentando un padre che, nonostante le buone intenzioni, fallisce nel suo dovere di genitore.
Adam Trask, il padre collerico ne la valle dell’eden (1955)
Nel film La valle dell’Eden, diretto da Elia Kazan, Adam Trask, interpretato da Raymond Massey, è un padre severo e iracondo. La sua rigidità e il suo approccio autoritario nei confronti dei figli, in particolare James Dean, creano conflitti e tensioni che segnano profondamente la loro relazione.
Daniel Plainview, il padre meschino ne il petroliere (2007)
Infine, nel film Il Petroliere, diretto da Paul Thomas Anderson, Daniel Day-Lewis interpreta Daniel Plainview, un uomo che adotta il figlio HW non per amore, ma per costruire un’immagine pubblica favorevole alla sua carriera. La sua meschinità e il suo egoismo lo rendono un esempio di padre che usa la propria prole come strumento per raggiungere i propri obiettivi.