
La recente firma della convenzione tra la società Cinematografica di Paola Renzi, proprietaria dell’ex cinema Excelsior, rappresentava l’ultima formalità necessaria per avviare i lavori di recupero dell’immobile. Tuttavia, questa firma, prevista entro il 15 marzo 2025, non è avvenuta, portando a tensioni tra il Comune e la proprietaria. Giuseppe Domenella, legale della società, ha indirizzato una missiva al sindaco, richiedendo una proroga per la firma della convenzione e spiegando le ragioni di tale richiesta. Durante un incontro tenutosi il 24 febbraio presso il Comune, presente anche un team di esperti tra cui gli architetti Censi e Francioni, l’ingegnere Sisi e l’avvocato Popolizio, era stata raggiunta un’intesa condivisa. Domenella ha sottolineato che i dirigenti comunali presenti avevano confermato l’impegno a prorogare i termini.
Situazione attuale del progetto
Senza la firma della convenzione, il progetto di riqualificazione dell’Excelsior rischia di cadere nel dimenticatoio. È fondamentale che il Comune e Paola Renzi trovino un accordo per risolvere le problematiche in corso. L’idea che si possa tornare indietro, dopo tanti anni di trattative e compromessi, appare inaccettabile. L’ex cinema è in stato di abbandono da oltre tre decenni, rappresentando un pericolo per la sicurezza pubblica e un rifugio per animali infestanti, creando una situazione indecorosa nel cuore della città. La ristrutturazione dell’immobile manterrà la stessa volumetria, e l’avvocato Domenella ha ribadito la disponibilità della Cinematografica a collaborare per superare eventuali ostacoli, qualora il Comune decidesse di concedere la proroga.
Dettagli del progetto di riqualificazione
Il progetto prevede la creazione di uno spazio commerciale al piano terra e tre appartamenti ai piani primo e secondo. Inoltre, al primo piano sarà realizzata una sala multimediale con 144 posti, destinata all’uso del Comune per un periodo di 89 anni. La riqualificazione include anche la ristrutturazione di piazza Marina, situata di fronte all’edificio. Per facilitare il recupero di un investimento di circa 4 milioni di euro, si prevede di sbloccare un lotto, denominato Timone 5, attualmente inutilizzato in via XX Settembre, modificando la sua destinazione d’uso da ricettivo a residenziale, per un totale di 1.642 mq.