Eugenia Martino torna sulla scena musicale con il singolo ‘L’alieno‘, brano estratto dall’album ‘L’alieno, il califfo e la bambina‘. Il suo nuovo lavoro discografico è stato prodotto da Massimo Satta e da Mogol. Dopo numerose esperienze in ambito artistico, la Martino ottiene un contratto editoriale con la Universal Music Publishing e, da lì, inizia il suo bellissimo percorso musicale.
Eugenia ha così accettato di incontrarci, parlandoci di come la sua musica sia sempre stata sua, ma anche di come sia stato bello (e importante) lavorare con il grande Mogol.
Quando hai compreso che la musica sarebbe stata la tua strada? Quando nasce questa passione?
Presto, quando mi hanno regalato un CANTATU e ho pensato che prima di cantare una canzone avrei dovuto scriverla.
Parliamo del tuo nuovo album ‘L’alieno, il califfo e la bambina’: dove nasce l’idea per questo lavoro e qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere?
Essendo prettamente un’autrice più che una cantante, l’idea era di raggruppare tutti quei brani che non erano piazzabili o che secondo me sarebbero stati difficili da interpretare per altri. Non esiste nessun messaggio globale ma c’è un piccolo messaggio in ogni canzone.
Il tuo singolo ‘L’alieno’ è un brano molto originale, con un sound energico e movimentato. Come ti sei avvicinata a questo stile musicale?
E’ stato per lo più Massimo Satta, il mio produttore a intuire l’arrangiamento e l’intuizione giusta per questo tipo di brano. che nasce come una filastrocca goliardica.
Cosa vuoi trasmettere, attraverso le note di ‘L’Alieno’?
L’Alieno porta con sé un messaggio di integrazione in un mondo in cui essere diversi sembra sempre essere un problema. Una soluzione per vivere diversamente esiste sempre.
Il disco è prodotto da Massimo Satta e Mogol. Com’è avvenuto l’incontro con quest’ultimo? Com’è stato collaborare con un Gigante della musica italiana?
Ho conosciuto Mogol al CET quando frequentavo la scuola da studentessa. Collaborare con lui è stato come per un bambino palleggiare con Maradona. Lavorare insieme a lui è un modo per puntare sempre all’eccellenza, mi fa sentire che posso farcela, è una fonte di ispirazione e di motivazione.
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Ci sono futuri progetti in ballo? Puoi anticiparci qualcosa?
Il futuro è tutto da scrivere.
Intervista a cura di Stefania Meneghella