Ettore Bassi è il protagonista del cortometraggio Le molecole del destino di Massimo Ivan Falsetta. Il progetto racconta la storia vera di una giovane donna che viene contagiata dal visurs Hpv, ed è stato realizzato con il professor emerito Vittorio Unfer (ginecologo e massimo esperto del Virus). Il corto sarà presentato il 2 marzo 2023 a Roma dinnanzi al Rettore dell’Università Unicamillus a Roma. L’attore ce ne ha parlato in questa intervista.
Hai alle spalle una carriera colma di successi, ma com’è nata la fiammella per la recitazione? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
La fiammella è nata strada facendo in età giovanile. Ho avuto le prime esperienze televisive intorno ai 24-25 anni e, da allora, ho iniziato a pensare e a sperare che quella sarebbe potuto essere la mia strada. Così è stato, e da lì è nato tutto.
Sei il protagonista del cortometraggio Le molecole del destino, che sensibilizza la lotta contro il virus Hpv. Com’è stato prendere parte a questo importante e intenso progetto?
E’ stato davvero molto interessante come progetto; è infatti stata per me un’avventura diversa proprio perché tratta un argomento scientifico. E’ stato curioso, anche perché si tratta di un progetto molto importante e pieno di significati.
Tu interpreti l’uomo che cambia la vita di Eleonora, una giovane donna che viene contagiata da questo virus. Cosa ti ha lasciato più di tutto questo personaggio e quanto c’è di te in lui?
Più che cambiato la sua vita, il mio personaggio accompagna Eleonora in questo percorso per lei molto importante. Lo fa con la sua vicinanza, il suo amore e con il fatto di essere una persona presente che sa accompagnare. E’ una bella qualità, e credo e spero che il pubblico possa riuscire a cogliere questi significati.
In un periodo storico in cui un virus – come quello del Covid19 – ci ha stravolto le giornate, quanto è importante credere nella scienza? Qual è il significato più importante che vuole trasmettere questo corto?
È importante credere ma sempre con senso critico, perché abbiamo visto tante contraddizioni. Bisogna stare oggi non prendere per buono tutto sempre, cercare di diventare un po’ più partecipi e protagonsiti. La ricerca è un mondo a parte, in questo caso è importantissima per portare miglioramenti.
Avendo collezionato numerose esperienze, cosa consiglieresti ai giovani che intendono intraprendere per la prima volta il mondo della recitazione?
Consiglierei di mettercela tutta, di credere fino in fondo e di provare.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Sto portando in scena uno spettacolo tratto da un romanzo di Roberto Vecchioni, “Il mercante di Luce“. Sarò quindi in scena con questo show teatrale e per me è un grande impegno.