Un’azienda americana ha recentemente annunciato la costruzione della prima centrale elettrica a fusione nucleare al mondo.
Uno dei sogni più grandi dell’umanità è senza dubbio quello di produrre energia elettrica illimitata senza inquinare l’ambiente, attraverso ad esempio la costruzione di una centrale elettrica a fusione nucleare. Quest’ultima, che è sostanzialmente il processo che alimenta le stelle, è attualmente considerata la fonte di energia ideale, poiché è pulita, sicura e soprattutto inesauribile. Si tratta quindi di un metodo che – a differenza dell’attuale fissione nucleare, che produce scorie radioattive – sfrutta la fusione degli atomi di idrogeno per produrre un’energia enorme in sicurezza e senza rilasciare sostanze pericolose per l’ambiente.
Tuttavia, non è facile riprodurre sulla Terra il processo che alimenta le stelle, ovvero la fusione nucleare. Una centrale elettrica a fusione, per iniziare a produrre elettricità, deve infatti raggiungere delle temperature elevatissime (circa 150 milioni di gradi Celsius) per un tempo sufficientemente lungo. Questo richiede ovviamente l’impiego di tecnologie all’avanguardia, come potenti campi magnetici, indispensabili per confinare il plasma e preservarne l’integrità strutturale della centrale.
Se il plasma toccasse ad esempio il metallo delle pareti, lo scioglierebbe all’istante perché è caldissimo. I potenti campi magnetici hanno quindi l’obiettivo di mantenere il plasma lontano dalla struttura della centrale elettrica. La Commonwealth Fusion Systems (CFS), una spin-off del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge, ha però sorpreso tutti con un annuncio choc: “costruiremo la prima centrale elettrica a fusione su scala di rete al mondo nella contea di Chesterfield, in Virginia”.
La prima centrale a fusione nucleare in America
Nonostante le difficoltà, i Paesi di tutto il mondo stanno investendo tantissime risorse nella fusione nucleare, con l’obiettivo di costruire centrali elettriche in grado di contenere e sfruttare le enormi temperature necessarie per avviare la fusione e produrre energia elettrica in modo illimitato. Uno degli esperimenti più grandi al mondo in questo settore è l’ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), un progetto internazionale che mira alla costruzione di un enorme tokamak (reattore nucleare a fusione di forma toroidale) in Francia.
Oggi, però, l’America è vicinissima alla realizzazione di una nuova fonte di energia pulita e potenzialmente illimitata, dopo il sorprendente annuncio diffuso dalla Commonwealth Fusion Systems (CFS), la quale ha affermato che costruirà la prima centrale elettrica a fusione su scala di rete al mondo nella contea di Chesterfield, in Virginia. Secondo quanto riportato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), questa rivoluzionaria centrale a fusione nucleare, denominata ARC, dovrebbe entrare in funzione all’inizio degli anni 2030 e generare circa 400 megawatt di elettricità pulita e priva di emissioni di carbonio.
Gli ingegneri prevedono inoltre che possa essere in grado di alimentare grandi siti industriali o circa 150.000 abitazioni. Se desiderata approfondire la notizia, vi consigliamo di leggere l’articolo ufficiale pubblicato dal MIT (cliccate QUI).