È scomparso il regista statunitense George Armitage, figura di spicco del cinema

George Armitage, figura di spicco nel panorama cinematografico, è venuto a mancare sabato 15 febbraio 2025 a Playa del Rey, in California, all’età di 82 anni. La sua scomparsa è stata riportata dai media statunitensi solo una settimana dopo l’evento. Armitage ha lasciato un segno indelebile nell’industria dell’intrattenimento, passando da produttore a sceneggiatore e regista, attraversando generi che vanno dalla blaxploitation alla commedia.

Un inizio inaspettato nel cinema

Nato il 13 dicembre 1942 a Hartford, Connecticut, George Armitage si trasferì con la famiglia a Beverly Hills durante l’infanzia. Dopo aver conseguito una laurea in Scienze Politiche ed Economia presso la UCLA (University of California, Los Angeles), intraprese un percorso lavorativo nell’industria cinematografica, iniziando come impiegato nell’ufficio postale della 20th Century Fox. Sebbene il suo obiettivo iniziale fosse quello di entrare nel settore immobiliare, la sua carriera prese una piega inaspettata. In breve tempo, Armitage si affermò come produttore associato della soap opera Peyton Place trasmessa dalla ABC, raggiungendo questo traguardo prima ancora di compiere 21 anni.

Un percorso ricco di successi

Il debutto alla regia di Armitage avvenne nel 1971 con il film Private Duty Nurses. L’anno successivo, si cimentò nel genere blaxploitation con Hit Man, una pellicola che vantava la presenza di star come Pam Grier e Bernie Casey. La sua carriera continuò con la direzione di Squadra d’assalto antirapina nel 1976 e di Hot Rod nel 1979. Dopo una lunga pausa, tornò alla ribalta nel 1990 con Miami Blues, un film che vedeva protagonisti Alec Baldwin e Jennifer Jason Leigh. Il suo lavoro successivo, L’ultimo contratto, realizzato nel 1997, includeva un cast di attori di alto profilo come John Cusack, Minnie Driver, Alan Arkin e Dan Akroyd. L’ultima opera di Armitage risale al 2004, con la commedia Brivido Biondo, che ha visto la partecipazione di Owen Wilson, Sara Foster e Morgan Freeman.

George Armitage ha così lasciato un’eredità significativa nel mondo del cinema, segnando la sua presenza attraverso opere che spaziano in vari generi e stili, contribuendo a plasmare il panorama dell’intrattenimento contemporaneo.

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Gianni Losaco